Sara Corazza e Mirko Colaceci…protagonisti di una bella serata

Non è facile organizzare in questo periodo dove si respira aria di festa, alla neonata “3 Gloves” di Michele Carpinelli e Simone D’Alessandri bisogna dare il merito di essere riuscita a presentare nella serata dedicata ai professionisti un Intercontinentale WBA e la finale della Cintura WBC-FPI dei leggeri. A completare il quadro occorre anche ringraziare BoxeLive di Valerio Sebastiani che ha dato la possibilità di seguire la riunione in streaming da casa. Apre la serata il match tra i supergallo Kristian Bejko (Albania) e Davide Tiberi. Il pugile romano inizia cautamente cercando di evitare l’ottimo sinistro dell’avversario. Il match si scalda decisamente nelle ultime due riprese con Bejko che cerca di capovolgere la situazione e Tiberi che arriva a segno con più facilità. Verdetto senza patemi per il romano. Nel match seguente entra in scena un beniamino del pubblico romano, l’ucraino Sergey Demchenko, 39 anni, è accolto con un prolungato applauso. Il suo avversario Vukasin Obradovic, mediomassimo serbo, cerca di rendergli la cita dura e ci riesce per quasi 5 riprese. Nell’ultimo round Sergey abbandona la prudenza e comincia un duro martellamento al corpo e al volto, che costringe l’avversario a marcia indietro fino a quando appena scoccato il gong in contemporanea un micidiale gancio destro mette inesorabilmente ko Obradovic a 2’59”. Una beffa che la dura legge del ring non ha evitato al valido serbo. Qualche secondo di attesa seguito dal medico Emiliano Bonanni, poi Obradovic si rialza e va a complimentarsi con Demchenko. Il serbo viene quindi accompagnato in Ospedale per gli accertamenti di rito. Nell’attesa Stefano Buttafuoco, commentatore della serata, invita a salire sul ring 4 personaggi del boxing romano: Andrea Scarda, recente vincitore agli Assoluti, Vincenzo Bevilacqua, imbattuto, Mauro Forte, atleta dal limpido futuro come pure Davide Faraci, mediomassimo che fra pochi giorni, il 26, combatterà a Berna in Svizzera e poi si preparerà per la sfida tricolore.

Dopo la pausa c’è il match clou della serata che stavolta vede come protagoniste le donne. Una nuova visione della logica di dare alle nostre atlete un’opportunità in patria con la consapevolezza di assistere ad un ottimo spettacolo. E così è stato per la sfida tra Sara Corazza e Consolata Musanga, atleta keniota di grande esperienza, valevole per l’ Intercontinentale WBA dei leggeri. Sara sembra aver trovato nel professionismo la sua dimensione. Ha condotto 10 riprese senza sbavature, soprattutto senza avventurarsi in scambi che potevano diventare pericolosi. Oltrettutto è arrivata alla fine dei 10 round in piena efficienza, al contrario della sua avversaria apparsa piuttosto stanca. La ragazza che si allena con D’Alessandri e Miscali appariva commossa quando il supervisor Gualtiero Becchetti le cingeva la Cintura di questo importante titolo.

La serata finiva con la finale dei leggeri per la Cintura WBC-FPI. Michelino Di Mari (+ 5, – 9, =1) e Mirko Colaceci (+ 4) si affrontavano sulle 8 riprese. Match che entra subito nel vivo grazie all’intraprendenza di Di Mari, che rischia di pagare cara la sua generosità quando nel II round  viene pescato dal gancio e accusa. Colaceci cerca di sfruttare l’opportunità ma non ci riesce. Di Mari cerca di tenere l’iniziativa, ma nel IV round viene incrociato da un diretto sinistro e stavolta va al tappeto e viene contato. Di Mari, che ha all’angolo Salvatore Melluzzo, cerca disperatamente di recuperare terreno e tiene in allarme il romano che appare più preciso. Per certi versi è un match equilibrato con il siciliano all’attacco, ma paga la sua generosità accusando un po’ di stanchezza nel finale che vede Colaceci più preciso.

PH Activa/Fornelli

 

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