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Un Blandamura a stelle e strisce ci parla dei suoi nuovi progetti
Il 15 Aprile dello scorso anno ha fallito la conquista del titolo mondiale dei pesi medi, uscendo sconfitto in modo più che onorevole per mano del giapponese Ryota Murata, ma alla soglia dei quarant’anni di appendere i guantoni al chiodo non vuole proprio pensarci.
Ci riferiamo a Emanuele Blandamura, già campione europeo di categoria, reduce da un lungo viaggio negli Stati Uniti dove ha unito l’utile al dilettevole.
Di questa sua esperienza e di altro abbiamo parlato proprio con il campione di origine friulane ma romano di adozione, pronto a rientrare sul ring nei prossimi mesi con la consueta umiltà ed ambizione.
Come è andato il tuo viaggio negli Stati Uniti ?
“Meglio non poteva andare. Ho scoperto un mondo nuovo e sono rimasto affascinato dal modo in cui viene considerata la boxe. Mi sono allenato alla Gleason Gym, una palestra incredibile dove ho avuto modo di conoscere tanti campioni e personaggi legati al nostro ambiente”
Di chi parli ?
“Mi riferisco a Floriana Pagliara, Don Saxby (nella foto), Yuri Foreman e tanti altri. Ma vuoi sapere cos’è la cosa che più mi ha affascinato ?”
Qual è ?
“Il fatto che sia se sei campione del mondo sia se sei un amatore comunque sei trattato nella stessa maniera. Il rispetto è legato al fatto che ti alleni con disciplina ed impegno. Sei considerato per quanto cuore hai, per quanto coraggio dimostri sul ring. Non c’è spazio per i mitomani. Si bada alla sostanza, al fatto che sei un pugile nell’animo. E’ una dimensione che mi è piaciuta molto. Poco spazio ai fronzoli, tanto alla sostanza, a quelli che sono i veri valori della boxe”
Il viaggio è stata anche l’occasione per girare alcune scene del docufilm che ti vede protagonista. Ci racconti ?
“Si, è un progetto a cui tengo molto. Un film sulla mia storia che finirò di girare entro l’anno, con tanti contributi importanti di pugili che ho affrontato tra cui anche lo giapponese Murata che prossimamente andranno ad intervistare a casa sua. La società di produzione sarà l’Imagine Hunters ed il regista sarà Riccardo Rabacchi”
Ora che sei tornato in Italia che programmi hai ?
“ A Marzo penso di tornare sul ring per un test match, poi d’intesa con il mio manager spero di battermi per un titolo internazionale. L’obiettivo è quello chiaramente di avere una nuova chance mondiale. Sono sicuro di poter dare ancora tanto agli appassionati di pugilato italiani”
In bocca al lupo “Sioux”, noi staremo bordoring ad aspettarti.
Stefano Buttafuoco