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Incontro tra le società del CR Veneto e il VicePres FPI D’Ambrosi
Le giovani società del Veneto tutte compatte con la Federazione.
Continua la visita dei Comitati regionali da parte dello scrivente. Questa é stata la volta del Comitato regionale Veneto – che racchiude un movimento pugilistico in continua ascesa – e per l’occasione il sottoscritto è stato accompagnato dal Consigliere federale Fabrizio Baldantoni e dal Segretariato generale Dott. Alberto Tappa.
Come al solito, tanto il calore e l’affetto manifestati dalle società e dai tecnici, presenti all’incontro, che hanno colto l’occasione per conoscere i molteplici provvedimenti, adottati dalla Federazione, a favore del movimento pugilistico italiano.
Finalmente, le società hanno potuto constatatare – in virtú dei dati inconfutabili, mostrati e spiegati dal sottoscritto – il pregevole lavoro, coronato anche dai successi internazionali dei nostri atleti Azzurri, che tutto il movimento pugilistico sta portando avanti da qualche anno.
Un lavoro certosino e quotidiano – delle tante società affiliate e dei tecnici – coordinato e supportato dal Presidente Vittorio Lai e dal suo team all’interno del consiglio federale.
Nella relazione appositamente redatta per l’occasione, accompagnata anche da slide illustrative, il sottoscritto ha evidenziato analiticamente la filosofia che sta guidando l’adozione dei provvedimenti ed i positivi risultati raggiunti.
Le società presenti hanno espresso un vivo apprezzamento verso l’attuale governance federale ed in particolare verso il concreto sostegno ai sodalizi sportivi fornito attraverso i visibili investimenti testimoniati dai bilanci federali pubblicati sul sito federale e quindi non smentibili dalle chiacchiere dei soliti, ormai sparuti, bastion contrari!
Anche le societá venete hanno accolto con piacere la volontà federale di produrre un concreto sviluppo qualitativo del pugilato italiano attraverso l’individuazione e la crescita di nuovi talenti.
In tal senso, è stato ribadito – come già fatto nei precedenti Comitati regionali visitati dal sottoscritto – che la ricerca del talento passa ineluttabilmente attraverso i tecnici e le societa affiliate: unica, vera spina dorsale dell’intero movimento.
Per certificare l’attivitá fin qui svolta dal Presidente e dal Consiglio federale, sono stati illustrati e commentati i dati del bilancio consuntivo 2018 da cui emergono inconfutabilmente, come sopra detto, gli ingenti investimenti effettuati per implementare il sostegno alle società affiliate e l’attività pugilistica, ordinaria e nazionale, Aob e Pro.
Lo scrivente ha fatto presente che al prossimo Consiglio federale verranno adottati ulteriori, importanti sostegni alle società e all’attività pugilistica nazionale.
Le società hanno chiesto di poter ripristinare il tesseramento degli amatori con la formula dei 365 giorni che da la possibilità di tesserare dal mese di settembre, mese in cui inizia l’attività delle palestre. Stante l’impossibilità di attuare tale ripristino, contrario ai principi fondamentali statutari e a quelli dettati dal Coni, il sottoscritto ha invitato il componente della commissione amatoriale, Massimiliano Sarti, a presentare delle proposte al Consiglio federale per ammortizzare almeno i costi dei tesseramenti amatoriali.
Le società hanno chiesto anche di valorizzare l’attività giovanile poiché la stessa è assolutamente propedeutica alla ricerca del talento.
In ultimo, chi scrive ha voluto ancora una volta evidenziare i benefici della riforma concernente il settore dei tecnici sportivi. Riforma che valorizza l’esperienza e la professionalità dei nostri tecnici la cui progressione di carriera non è più ancorata alla discrezionale distribuzione di qualifiche – soprattutto quella di maestro – che negli anni passati ha suscitato diversi malumori tra gli stessi tecnici. Adesso i passaggi di qualifica sono ancorati, in maniera chiara ed oggettiva, all’anzianitá di insegnamento (quindi all’esperienza) e all’effettuazione di step formativi ovvero corsi di diverso livello.
La riforma ha avuto anche il merito di aver differenziato le mansioni tra le varie qualifiche – le qualifiche inferiori svolgono compiti diversi ed inferiori rispetto alle qualifiche superiori – risolvendo una criticità che appiattiva la categoria dei tecnici. Pensate che prima della riforma l’aspirante tecnico svolgeva le stesse mansioni del maestro!!
La stessa riforma ha previsto, in aggiunta, l’elenco dei formatori composto da tutti coloro che – per titoli acquisiti nel corso della loro carriera sportiva – sono abilitati alla docenza nei corsi di formazione/aggiornamento organizzati sotto l’egida federale.
Prima di concludere, voglio ringraziare il Presidente del Comitato regionale Veneto, i componenti dello stesso Comitato e le splendide società venete.
Adesso incrociamo le dita per i nostri Azzurri impegnati ai Giochi europei di Minsk, sperando che i gufi attenuino i loro influssi!
Il Vice Presidente Vicario
Dott. Flavio D’Ambrosi