L’Italia batte l’Argentina

Gran bella serata al PalaSantoro con la sfida tra Italia e Argentina, vinta dai nostri con 7 vittorie a 1, organizzata dalla Federazione Pugilistica Italiana e dall’ advisor Artmediasport, con il patrocinio del CONI e la collaborazione del Gruppo Sportivo delle Fiamme Oro.

Nel primo incontro della serata Federico Serra se la deve vedere con Alexis Rebozzio, pugile da prendere con le molle e campione argentino. Non per niente si incrociano due scuole diverse che hanno una loro storia e tradizione come la Sardegna e l’Argentina. I due non smentiscono la fama e si assiste ad un ottimo incontro. Se il primo round vede l’argentino più intraprendente, negli altri due il sardo lo inquadra con la tattica giusta. Rebozzio cerca di tenere l’iniziativa, ma Serra gli prende il tempo. Un gancio destro e il diretto del nostro pugile rimangono senz’altro scolpiti nel cartellino dei giudici. Nel finale Rebozzio  stringe Serra alle corde, ma i frutti sono scarsi mentre viene ripagato da un preciso gancio destro che sente. L’Italia conquista il primo punto. Il duello sardo-argentino si ripropone nel match seguente tra Manuel Cappai e Ramon Quiroga, 22 anni, considerato in patria una grande promessa. Cappai tecnicamente non si discute e se ne accorge l’avversario che va spesso a vuoto per essere poi incrociato qualche volta con colpi doppiati. Il ritmo è alto e nel finale del secondo round Cappai deve ricaricare ossigeno, ma scaccia i dubbi nel terzo round controllando senza affanno Quiroga. Sul verdetto a favore del nostro pugile non ci sono dubbi. Nei 57 kg si affrontano due campioni nazionali: Giuseppe Canonico e Nicolas Vergara. Il classico match tra un fighter e un tecnico con le sue lunghe leve. Nei primi due round la quantità dei colpi gioca a favore dell’argentino, mentre la qualità sta dalla parte del nostro. Potrebbe esserci una parvenza di vantaggio per Canonico, ma è la terza ripresa a sciogliere i dubbi sul verdetto con gli inesauribili attacchi dell’argentino non sempre bloccati dall’ azzurro che dà segni di stanchezza.  Si riduce il vantaggio della nostra Nazionale. Tifo alle stelle quando sale sul ring Armando Casamonica. Il match contro Pablo Romero, promette scintille. Si tratta di due giovani speranze, soprattutto due fighter che cercano la corta distanza. Il match è elettrizzante e gli scambi sono al cardiopalma. Nel secondo round Casamonica frena per modo di dire, perché cambia momentaneamente tattica basandosi sulla replica veloce e immediata. Funziona perché l’argentino “sente” un gancio destro e un diretto sinistro, non facili da smaltire. Oltrettutto il romano non offre più un bersaglio mobile. Il terzo round inizia con un violento scambio, ma per l’argentino sono le ultime cartucce perché oltrettutto Casamonica aumenta il ritmo, non digerito dall’avversario. La ripresa finisce con uno scambio a viso aperto e la chiara vittoria del nostro pugile. E’ una Nazionale di giovani e lo dimostra l’entrata di Amedeo Sauli  che affronta Jonathan Parada. L’abruzzese cerca di sfruttare il suo smisurato allungo, ma non è facile perché l’argentino è abile ad evitarlo per entrare nella zona a lui più congeniale. Un breve intervallo che vede salire sul ring Nino Benvenuti, Franco Falcinelli, presidente EUBC, Vittorio Lai, presidente FPI,e Mario Del Verme (Coordinatore SportItalia e Scholas Sport). Viene anche letta l’email inviata dal Ministro Spadafora, che non è potuto intervenire per impegni istituzionali. Si riprende quasi subito con la sfida tra Italia e Argentina. Tocca ad Amedeo Sauli e Jonathan Parada. La curiosità iniziale è che si tratta di due guardia-destra. Sauli, molto alto per il suo peso, ha un allungo notevole quasi invalicabile per l’avversario che in qualche occasione evita i colpi per rientrare a sorpresa. Non è facile perchè Sauli è molto attento e sembra dettare i tempi sull’argentino che appare privo di alternative alla boxe del suo avversario. Nel terzo round una bella serie a due mani di Sauli in pratica fotografa il verdetto a suo favore. Per Salvo Cavallaro, una delle punte della nostra Nazionale, c’è un avversario giovane, quanto spigoloso. Si tratta di Pablo Corzo, un soggetto di cui si dice un gran bene. L’esperienza di Cavallaro sembra mettere il bavaglio all’avversario, ma è una sensazione passeggera, perché Corzo cerca l’impatto ravvicinato utilizzando anche la testa. Questo innervosisce il nostro pugile, senz’altro più preciso. Il match è intenso, ma scorretto, visto che l’argentino sembra aver scelta la via della bagarre. Una testata di Corzo arriva limpida, sulla fronte dell’italiano. Dopo i secondi di recupero Corzo colpisce al break e giustamente l’arbitro lo ammonisce. Il sospirato gong segna la fine di un match, che Cavallaro stava dominando con qualche rischio di troppo. Dopo il suono del gong  Corzo si riscatta e va all’angolo di Cavallaro per chiedere scusa. Per Simone Fiori ci sarebbe da fare tutto un discorso. Lui con i suoi 30 anni è un veterano su cui la nostra Federazione punta molto da quando è riuscito a scendere negli 81kg. Pochi conoscono la boxe come lui, un tempismo perfetto che sembra precedere le intenzioni. L’argentino Juan Coria contro di lui paga l’inesperienza e sembra ipnotizzato dalla varietà e velocità di colpi. Vittoria netta che fa ben sperare. Indubbiamente gli argentini sembrano presentare nei pesi più grossi avversari inferiori ai nostri. Il match tra Aziz Mouhiidine sembra convalidare questa sensazione. Oltrettutto il nostro pugile, pur pesando 91kg, ha la velocità di un leggero e porta i colpi a raffica. E’ un match a senso unico, per Luciano Sanchez, anche lui molto giovane, rimane solo la soddisfazione di aver fatto nella serata romana una valida esperienza, che gli sarà utile in futuro. La conclusione della bella serata condotta con bravura professionale da Stefano Buttafuoco vede salire sul ring Gianmarco Sandri, ceo di di ArtMediaSport, consegnare ai Team Leader dell’Italia, Roberto Cammarelle, e a quello argentino il Gagliardetto Etico.

Ospiti d’onore i nostri campioni: Emanuele Blandamura, Emiliano Marsili, Giovanni De Carolis e Michael Magnesi. Per gli appassionati la presenza di Nino Benvenuti tra il pubblico e Sumbu Kalambay nel suo ruolo di Tecnico della Nazionale risveglia ricordi di grandi imprese della nostra Boxe a livello mondiale.

La serata si è svolta in Streaming grazie alla Federazione Pugilistica con la cronaca in diretta condotta da Luigi Panella, giornalista di Repubblica, e Clemente Russo.

RISULTATI

52kg.  Federico Serra (Italia) b. Alexis Rebozzio (Argentina).

52kg.  Manuel Cappai (Italia) b. Ramon Quiroga (Argentina).

57kg.  Nicolas Vergara (Argentina) b. Giuseppe Canonico (Italia).

63kg.  Armando Casamonica (Italia) b. Pablo Romero (Argentina).

69kg.  Amedeo Sauli (Italia) b. Jonathan Parada (Argentina).

75kg. Salvatore Cavallaro (Italia) b. Pablo Corzo (Argentina).

81kg.  Simone Fiori (Italia) b. Juan Coria (Argentina).

91kg.  Aziz Mouhiidine (Italia) b. Luciano Sanchez (Argentina).

Commissario di Riunione: Orfeo Mollicone.

Arbitri/Giudici: Giulio Demaldè, Emanuele Chiappini, Carlo Franchi, Alessandro Renzini.

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