Deontay Wilder abbatte Luis Ortiz

Deontay Wilder ha difeso vittoriosamente al MGM di Las Vegas il titolo mondiale WBC dei massimi per la decima volta. A farne le spese è stato ancora una volta Luis Ortiz crollato al VII round per un micidiale destro. La radiografia del match dice che Ortiz ha dominato per sei round ragrannellando un vantaggio quasi incolmabile. Il cubano, più tirato che nel precedente match, aveva condotto la danza in virtù della sua migliore tecnica e velocità, dall’altro lato c’era un Wilder quasi timoroso, impacciato nel trovare la soluzione per fermare un avversario, che nonostante i suoi 40 anni, sembrava il dominatore in assoluto. Le scommesse alla vigilia davano favorito Wilder per 4 a 1, ma l’andamento del match sembrava smentirle in maniera eclatante. Il VII round diventava fondamentale ancora una volta. Nel match precedente Wilder rischiò il ko, da cui si riprese disintegrando nei round successivi il cubano. Nel match di stanotte invece a chiudere definitivamente è stato Wilder con un destro terrificante, colpo che lo pone in vetta tra i picchiatori di tutti i tempi. Il suo record parla chiaro con 41 vittorie per ko su un totale di 43 incontri. Difficile trovare un record simile che potrebbe anche migliorare. L’americano sembra anche proteso alla conquista di un altro record, quello delle difese, dopo cinque anni per ora si trova al sesto posto, ma può ancora scavalcare Tommy Burns e Vitali Klitschko con 11. Per gli altri sarà un problema: Wladimir Klitschko (18), Larry Holmes (20) e Joe Louis (25) obiettivamente sembrano fuori dalla sua portata considerando i 34 anni e la sua boxe che lo pone a molti rischi. Indubbiamente ha margini di recupero fisici eccezionali, lo dimostra il 12° round con Fury, che aveva dominato fino ad allora, trovare la forza per una combinazione che atterrò l’inglese nel XII round la dice lunga sulla sua potenza. E sarà proprio l’inglese il prossimo avversario in un match previsto per febbraio 2020.