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Addio ad Angelo Rottoli l’ Alì italiano
Il Corona Virus fa una vittima illustre nel mondo della boxe, a Bergamo è deceduto Angelo Rottoli, aveva appena 61 anni. Era soprannominato “Alì” per l’eleganza con cui saliva e combatteva sul ring, un fisico longilineo e ben proporzionato per i suoi 90kg. La sua boxe intelligente era fatta per salvaguardare il suo bel fisico, ma questo non poteva trarre in inganno perché Angelo i suoi titoli li conquistò e come, a cominciare dal titolo italiano, per arrivare a quello Internazionale WBC e a quello europeo, logicamente parliamo dei massimi e massimi leggeri. In Europa fu il secondo campione dalla nascita della nuova categoria, universalmente nota come cruiser, battendo nella sua Bergamo il norvegese Magne Havna. Aveva cominciato da peso massimo, categoria in cui spesso rendeva qualche chilo ai suoi avversari come avvenne per il titolo italiano da lui conquistato contro Daniele Laghi che gli rendeva una decina di chili, il Palazzetto di Bergamo per l’occasione, il 4 novembre 1983, fece il tutto esaurito. Mantenne il titolo un anno buono e trovò un acerrimo rivale in Guido Trane con il quale disputò ben 4 matches, tre vittorie e un pari a suo favore, ma molto accaniti e discussi. Furono senz’altro questi duri combattimenti a fargli prendere la decisione di combattere nella categoria dei massimi leggeri. In pratica trovò la soluzione alle sue difficoltà e lo dimostrò conquistando prima il mondialino e poi arrivando a sfidare il portoricano Carlos De Leon per il mondiale a Bergamo, dove non fu certo fortunato perdendo per ferita al V round. Dopo questo match il 26 maggio 1989 diventerà campione d’Europa. Titolo che poi perderà ad opera di Anaclet Wamba, famoso anche per il suo trittico con Massimiliano Duran. Quello con Wamba sarà il penultimo match visto che si ritirerà nel 1990, a 32 anni, con un record di 29 vittorie, di cui 15 per ko, 3 sconfitte e 2 pari.