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Il primo gong di Boxando s’impara alla Casa Circondariale di Pozzuoli
Parte dalla Casa Circondariale Femminile di Pozzuoli l’iniziativa “Boxando s’impara” un progetto a carattere nazionale accreditato formalmente al MIUR nell’ambito dei progetti promossi da Sport e Salute, ideato e promosso dalla Federazione Pugilistica Italiana in collaborazione con i Comitati Regionali FPI e destinato alle Scuole Secondarie di II Grado ed agli Istituti Penitenziari. Obiettivo principale è la formazione, anche per uno sbocco professionale, che ben si lega con le finalità di recupero sociale e di reintegrazione. Le palestre aiutano molti soggetti borderline perché il pugilato educa al rispetto delle regole e dell’avversario, canalizzando l’aggressività e facendo recuperare o acquisire sicurezza ed autostima.
“Siamo lieti ed orgogliosi di ospitare questo progetto – ha dichiarato il Direttore del Penitenziario Femminile di Pozzuoli Maria Luisa Palma –, perché ha una grande valenza inclusiva e non potevamo che accoglierlo a braccia aperte. Lo sport è inclusone ed il pugilato una disciplina sportiva che insegna il rispetto delle regole. Hanno aderito 15 detenute con grande entusiasmo. Abbiamo predisposto una sala fitness e palestra adatta ad ospitare allenamenti e lezioni. E questo progetto consentirà alle partecipanti di avere sempre più contatto con quello che è il mondo che gira intorno anche ai penitenziari”.
Alla sua seconda edizione, il programma didattico prevede 20 ore di lezione da svolgere in orario curriculare (composte di 10 ore teoriche e 10 pratiche). Ad oggi hanno aderito ben 17 istituti scolastici e la Casa Circondariale Femminile di Pozzuoli, in cui il percorso formativo doveva essere avviato nella precedente edizione, ora da qui prenderà il via nei prossimi giorni mentre a settembre entrerà nelle scuole. “La nostra Federazione oltre all’aspetto puramente agonistico è sempre attenta alle iniziative sociali – ha commentato il Presidente della FPI Flavio D’Ambrosi – Abbiamo una commissione specifica che lavora a queste iniziative e che con l’ufficio relazioni esterne promuove e realizza questi importanti progetti per il pugilato e per coloro i quali in questa disciplina trovano nuovi stimoli per relazionarsi nella società con lo spirito giusto”.
Alla conferenza stampa di presentazione, moderata dal giornalista e Vicepresidente del CR Campania Remo D’Acierno, hanno preso parte il Consigliere Federale e Coordinatore del Settore Tecnici Sportivi Biagio Zurlo, il tecnico del G.S. Fiamme Azzurre Tommaso Rossano, il Presidente della Federboxe Campania Rosario Africano, l’educatrice Adriana Intilla, il componente della Giunta CONI della Campania Renato Del Mastro, la campionessa di Boxe Carmela Chiacchio, che attuerà il progetto per la parte tecnica ed il coordinatore della Commissione Progetti Speciali in Ambito Scolastico FPI Massimo Scioti, che insieme agli altri componenti cura il progetto. “La valenza di questa iniziativa è rappresentata dalla diretta partecipazione del MIUR e de CONI, Sport e Salute – ha precisato Scioti – Le valutazioni attuative e la messa in moto della macchina organizzativa sono il frutto di un’ampia convergenza di obiettivi dove la Federazioni Pugilistica Italiana ha trovato le giuste soluzioni applicative. Si parte da Pozzuoli, ma questo è un progetto che coinvolge altri 17 istituti scolastici in tutta Italia”.
Per ciò che concerne le docenze, le ore relative alla parte teorica, in parte in presenza ed in parte a distanza in modalità e-learning, saranno svolte, oltre che dal Prof. Scioti e dal Prof. Zurlo, anche dal Dott. Alessio Franco, nutrizionista delle Nazionali Azzurre, dal Dott. Mario Del Verme, Responsabile Italia di Scholas Occurrentes, Fondazione di Papa Francesco e Social Partner FPI, dalla Dott.ssa Roberta De Fabritiis, Responsabile delle Relazioni Esterne di Sport Senza Frontiere, Social Partner FPI, e dal Campionissimo Roberto Cammarelle, Ambassador FPI.
“La F.P.I. non è nuova a queste iniziative sociali – ha precisato il Consigliere Zurlo – ma questo è un progetto ampio e mirato che vedrà il pugilato promotore di valori sociali, laddove quello agonistico diventa solo la vetrina finale. Mi fa piacere che parte da Pozzuoli e che si rivolge alle donne in un momento in cui il pugilato italiano proprio con il settore femminile sta riscuotendo grandi successi, culminati con la partecipazione di quattro atlete ai prossimi Giochi Olimpici di Tokyo 2020. Sono onorato di poter fare lezione ad una platea che si annuncia interessata e partecipe”.
“La FPI da sempre si rivolge alle Scuole ed Università con modelli di P.E.S (Pugilato Educativo Scolastico) – ha concluso il Presidente del C.R. Campania Africano – e quindi con richiesta di prestazioni sportive differenziate rispetto al modello di agonismo olimpico, attraverso un intervento modulato e calibrato che rappresenta un contributo determinante alla formazione della personalità dei giovani studenti”.
Il piano di lavoro sia teorico che pratico sarà arricchito con collegamenti interdisciplinari focalizzati su tre asset fondamentali per la boxe: la Formazione, il Sociale e la Cultura. Grande l’impegno della FPI per sviluppare un progetto che possa ricomprendere nella sua totalità le potenzialità della disciplina ed un ampliamento del raggio d’azione/interazione, in linea con il periodo storico e con l’osservanza dei protocolli anti-Covid 19. Tutti gli istituti verranno omaggiati con un kit di allenamento che servirà alle lezioni pratiche.