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il Presidente FPI D’Ambrosi incontra Le Società CR FPI EMILIA ROMAGNA
Il pugilato torna ai livelli che merita.
Oggi ho incontrato le società della Regione Emilia Romagna, in un evento che rientra tra quelli programmati con i Comitati regionali.
Grazie al Presidente Pierluigi Poppi, ai componenti del C.R. ed al Consigliere federale Sergio Rosa, ho illustrato le politiche sportive, le attività della Federazione e gli straordinari risultati conseguiti in soli 15 mesi circa dall’ultima assemblea elettiva Fpi.
Le tante società presenti ed i numerosi tecnici hanno fortemente apprezzato l’operato della Federazione e del suo Consiglio federale.
Nel corso dell’incontro, si è assaporata un atmosfera di altri tempi. Le società hanno la piena consapevolezza che il pugilato italiano sta tornando alle sue gloriose radici.
Da oltre un anno, si ripetono le straordinarie imprese dei nostri pugili Azzurri e le palestre sono tornate a riempirsi di giovani talentuosi.
Il circuito Pro non è da meno e ieri il match tra Giovanni De Carolis e Daniele Scardina, lo ha testimoniato. Se si sa investire – e la Federazione lo ha fatto in questi ultimi 3 anni – e se esistono ancora società Promoter come la Opi82, allora le più alte vette non sono precluse al movimento pugilistico italiano. Non può essere diversamente.
Ieri abbiamo assistito ad un incontro che, per passione ed intensità emotiva, ha riportato la nobile arte italiana nei grandi momenti della storia dello sport italiano.
Senza timori ed a viso aperto, i due pugili si sono affrontati in una battaglia che ha entusiasmato. Giovanni De Carolis ha vinto di potenza. È il nuovo campione WBO. Ma la grande prestazione rende onore a entrambi i pugili.
Grazie agli staff tecnici – per aver preparato e sostenuto i due pugili – e grazie alla grande Opi82 per aver dimostrato che anche nel pugilato si può investire con profitto e qualità.
Certo, nulla è improvvisato. Le vittorie ed i successi si costruiscono lavorando con professionalità e giorno dopo giorno, come sta facendo l’intera dirigenza federale e tutto il movimento pugilistico italiano.
A tal proposito, mi piace riportare un estratto di un articolo del giornalista Dario Torromeo, un pezzo giornalistico che fotografa l’identità tecnica ed il “genoma” della nobile arte:
“Grande la preparazione del match, Italo Mattioli e Gigi Ascani hanno costruito in palestra un capolavoro. Tattica perfetta. Boxe alla media distanza, frequenza dei colpi, ritmo e colpi girati. Montanti e ganci appartengono al repertorio dei campioni. Lui, Giovanni, li ha. E ha anche un diretto destro che, piazzato di incontro, è risultato devastante” (estratto dall’articolo del giornalista Dario Torromeo).
Il pugilato italiano c’è ed è più vivo che mai…perché persone serie lavorano ogni giorno per costruire il futuro di questa grande ed immensa arte che fa parte dell’istinto competitivo dell’uomo e, paradossalmente, della sua più intensa relazionalitá.
Il Presidente Fpi
Dott. Flavio D’Ambrosi