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Il Punto del Presidente Flavio D’Ambrosi: L’Ebu e la Wbc certificano la crescita del pugilato italiano Pro mentre i dilettanti crescono senza soluzione di continuità.
L’Ebu e la Wbc certificano la crescita del pugilato italiano Pro mentre i dilettanti crescono senza soluzione di continuità.
Dal 2021, crescono con cifre da record affiliazioni, tesseramenti ed eventi pugilistici finanche i risultati delle Squadre Azzurre – assolute e di categoria (maschili e femminili) – che hanno ottenuto oltre 110 podi tra Campionati europei e mondiali.
Solo dal mese di marzo u.s. ad oggi, l’Italia pugilistica ha conquistato, con i dilettanti Iba, 1 Titolo mondiale, 2 Titoli di vice campione del mondo, 4 pass olimpici, 1 Titolo europeo e 4 bronzi nella stessa competizione continentale, oltre ai 4 podi nei recenti Campionati europei junior.
Anche nei Pro non siamo da meno. L’Ebu ha reso noto il raking dei pugili europei. Ben 41 pugili italiani Pro – tra uomini e donne – sono presenti nelle prime 20 posizioni della classifica europea. Di questi pugili, 29 sono inseriti nelle prime 10 posizioni!
Nel raking EBU l’Italia è dietro solo alla Gran Bretagna ed alla Francia, surclassando la Germania, la Spagna e tutti gli altri Paesi europei.
Parimenti, il pugilato italiano scala posizioni anche a livello mondiale. Nel raking Wbc sono presenti 16 pugili italiani (13 uomini e 3 donne) nelle prime 40 posizioni di cui 8 pugili (5 uomini e 3 donne) nelle prime 20 posizioni.
I cospicui investimenti e la meticolosa attenzione prestata dalla Fpi, hanno ridato vigore ad un movimento Pro che oggi conta circa 400 pugili tesserati.
Mi preme ribadire, altresì, che i contributi del “Club Pro” (istituto dalla Fpi nel 2022), uniti alle borse percepite dagli atleti Pro, fanno si che il trattamento economico dei pugili italiani – impegnati a difendere Titoli europei in Italia – siano adeguati agli standard europei.
Peraltro, ai Campionati europei schoolboys ospitati dalla Slovenia, sono 4 le medaglie ottenute dalle giovani atlete azzurrine.
Al di là dei podi, mi preme segnalare le ottime performance agonistiche tutti i giovanissimi atleti, uomini e donne, che hanno mostrato talento, determinazione e coraggio. Giovani che stanno crescendo e che potrebbero diventare i campioni del domani.
In altre parole, i dati ci dicono che di fronte alla crisi di vocazione pugilistica, acuitasi dopo il 2012, c’è una sicura controtendenza – testimoniata anche dagli oltre 8.000 tesserati nella fascia d’età dai 5 ai 12 anni – che apre scenari importanti per il futuro.
Anche qui vorrei rammentare i tanti investimenti e le tante iniziative federali – da ultimo i raduni dei giovanissimi (11/13 anni) programmati da ottobre p.v., presso il Centro di Tirrenia – che hanno riguardato la ricerca e la crescita del talento.
La Fpi ha impegnato, in circa 3 anni, ingenti risorse per la crescita dei giovani talenti, ristrutturando completamente le Squadre Azzurre di categoria, facendo partecipare gratuitamente i giovani pugili a Campionati e tornei nazionali ed organizzando, con il supporto dei Comitati regionali, collegiali e stage riservati alle fasce d’età dai 13 ai 18 anni. D’altronde, i risultati non vengono per caso.
Per i Campionati europei schoolboys, ringrazio gli staff tecnici, capitanati dai Maestri Patrizio Oliva e Valeria Calabrese, che hanno condotto in maniera ineccepibile e con grande professionalità i componenti delle Squadre Azzurre.
Il 9 settembre p.v., sarò in Emilia Romagna per incontrare il Comitato regionale e le società affiliate. Da lì ricomincerò il mio tour in tutta Italia per illustrare i risultati raggiunti e cominciare a costruire, insieme al territorio, il programma di governo per il quadriennio olimpico 2025/2028.
Prima però c’è il sogno olimpico…anzi il Torneo di qualificazione olimpica – che si svolgerà a Busto Arsizio (Va), nel mese di marzo p.v. – riportato in Italia dopo oltre 15 anni!
Il Presidente Fpi
Dott. Flavio D’Ambrosi