Clamorosa rivincita di Dillian Whyte nei massimi

Il fascino dei massimi rimane sempre inalterato per la sua logica per certi versi anche imprevedibile, così è successo nella rivincita tra Dillian Whyte (+28, 19 per ko, -2) e Alexander Povetkin (+36, 25 per ko, -3, =1) svoltasi all’Europa Point Sports Complex di Gibilterra. L’inglese nel match precedente come ricorderete fu messo ko da un incredibile montante sinistro che lo fulminò al V round quando sembrava rivolto ad un facile successo. L’esecuzione del colpo scagliato dal russo fu ritenuto un pugno da studiare più che nei manuali di storia in quelli scientifici. Non è facile riprendersi da un ko così impietoso, ma indubbiamente il 32enne giamaicano ha parecchia stoffa da mostrare e da vendere. Un mix di bravura e di rabbia a cui  Povetkin stavolta ha opposto più che la sua bravura e la sua resistenza i suoi 42 anni, che si sono rivelati impietosi in questa circostanza. Al IV round il gancio sinistro lo ha distrutto letteralmente, la caduta al tappeto era la parte scenografica, ma i danni interni erano devastanti e ben pochi altri massimi avrebbero potuto resistere. Ma non era determinante solo quel colpo, era la rabbia vendicativa l’arma in più con Povetkin che dava chiari segni di sofferenza ad ogni colpo che riceveva. Adesso Whyte tiene stretta la Cintura ad Interim WBC, in attesa delle due sfide tra Tyson Furie e Anthony Joshua. Verrebbe da dire campa cavallo…ma nel frattempo Whyte potrebbe provare ad affrontare Deontay Wilder, che non sembra averne voglia visto che il rischio è grosso. C’è sempre in giro nel frattempo quell’ Andy Ruiz jr.,che deve riacquistare credito dopo la sconfitta con Joshua, ci sono anche lo scomodo Usyk, Luis Ortiz, per non parlare dei soliti Hunter e Parker, con un improbabile Tony Yoka che vuol bruciare a suo rischio le tappe. La soluzioni con il rientro di Whyte aumentano in una categoria che sembra in ebollizione come da tempo non si registrava.

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