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Angolo blù…Remo Salvati un tecnico “aggressivo”
di Vezio Romano
Remo Salvati è nato a Roma il 20 aprile del 1998, è alto 179 cm per 75 kg di peso. E’ tesserato presso la ASD Renato Costantini di Roma ed è allenato dal maestro Cesare Costantini. Ha debuttato nel 2012 e nello stesso anno ha conquistato la medaglia d’oro ai Campionati Italiani School Boy a Rimini. Nel 2013 ha ottenuto l’argento al Torneo Club degli Azzurrini “ E. Marchiaro”, risultato che ha ripetuto nel 2014. Nello stesso anno ha partecipato ai Campionati Europei Junior ad Anapa (Russia), giungendo nei quarti di finale. Ha partecipato anche ai Campionati Europei e Mondiali Youth nel 2016 in Russia. Il suo record è di 33 vittorie. 16 sconfitte 8 pareggi.
D – Come hai iniziato a praticare il pugilato?
R – Avevo 6 anni, non stavo mai fermo, nessuno riusciva a tenermi buono; ero veramente un bambino iperattivo. Così mio padre mi portò dal maestro Cesare Costantini che mi ha plasmato. Ho debuttato a 14 anni e poi ho vinto l’oro ai Campionati Italiani School Boy. Perciò Maurizio Stecca mi ha convocato in Nazionale: ancora oggi sono molto orgoglioso di questo. Fino al 2016 sono rimasto in Nazionale, poi ho avuto dei problemi familiari. Nel 2018 sono andato in Spagna per cambiare ambiente. Sono rimasto un anno nella zona basca, ho disputato con successo 6 match, vincendo anche il campionato dei Paesi Baschi. Nel 2019 sono tornato in Italia e in Nazionale.
D – Nella tua carriera quale è stata la tua più bela soddisfazione?
R – Partecipare ad un Campionato del Mondo.
D – E la più grande delusione?
R – Avere interrotto per un anno l’attività, non solo agonistica, ma anche quella degli allenamenti. Sinceramente ho dei rimpianti per questo: forse la mia carriera sarebbe stata migliore.
D – Come ti descrivi pugilisticamente?
R – Sono un tecnico, ma posso diventare anche aggressivo. Cambio secondo l’avversario e mi trovo bene sia a lunga che a corta distanza.
D – C’è un campione che preferisci?
R – Terence Crawford, molto veloce e completo tecnicamente. Poi, come tanti, sono un ammiratore di Floyd Maywheater.
D – C’è un libro o un film sulla boxe che preferisci?
R – “Southpaw – l’ultima sfida”: è una storia bella e commovente.
D – A parte il pugilato, hai altri interessi?
R – Ho studiato alla scuola alberghiera e lavoro come cameriere nel catering di alto livello. Ma la mia grande passione è la boxe e per questo vorrei entrare in un Gruppo Sportivo dello Stato, in modo da potermi dedicare completamente al nostro sport. Se non ci riuscirò, passerò professionista.