Per Errol Spence jr una difesa da tre minuti

Errol Spence jr. non ha avuto neanche il tempo di sudare per avere ragione di Carlos Ocampo nel match valevole per il mondiale IBF dei welter. In genere quando uno sfidante ufficiale termina il match in questa maniera mette in moto una prevedibile reazione a catena. Molti i delusi per l’epilogo al Ford Center The Star a Frisco  a partire dai circa 13mila spettatori per il mancato spettacolo per arrivare all’ “incolpevole” Spence, deluso anche lui per non aver potuto mettere in pratica mesi di duro allenamento sul ring texano. Deluso per la durata, ma non certo per la borsa. Piuttosto ci sarebbe da discutere sulle classifiche stilate dai vari enti e in questo caso dall’IBF. L’imbattibilità non sempre è un buon viatico, soprattutto quando il record viene costruito tra le mura amiche senza esperienze esterne. Per quanto riguarda il messicano Ocampo resta pure il fatto di faticare per mantenersi in un peso che non è adatto alla sua struttura fisica. A tutto questo aggiungiamo la sconsiderata intenzione di attaccare il campione subito al corpo, cosa che lo ha portato a scoprirsi con facilità alla replica finale quando il sinistro ha trovato la strada per arrivare alla figura prima con alcuni sinistri isolati, poi con una serie facendolo crollare al tappeto. Inutili gli sforzi per rialzarsi a 5” dalla fine del primo round.

Logicamente si riparla sempre di unificazione, ma non è facile perchè gli altri campioni non sembrano aver fretta in attesa della sfida tra Shawn Porter e Danny Garcia per il WBC. Ci sono oltrettutto in ballo diritti televisivi con borse “stellari”. Probabilmente Spence affronterà un altro uomo di classifica, senz’altro più talentuoso di Ocampo, forse bruciato un po’ troppo frettolosamente. Per ora i vari Thurman, Crawford, e il vincitore tra Porter e Garcia possono aspettare. Se ne riparlerà l’anno prossimo, magari con l’ immissione nel frattempo di gente collaudata come Pacquiao, Benavidez e Matthysse.

(alb)

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