A Pugni chiusi, il documentario che racconta la storia della Boxe Popolare a Cosenza

A Pugni chiusi, il documentario che racconta la storia della Boxe Popolare a Cosenza

Esattamente vent’anni fa, a Cosenza, cominciava l’avventura della ASD Boxe Popolare. Da quel giorno il sudore, la passione e le speranze dei fondatori — Gianfranco Tallarico e Oscar Greco — si sono mescolate in maniera indissolubile con la storia della città.

Venerdì 6 luglio al cinema San Nicola di Cosenza verrà presentato in anteprima il documentario dal titolo A Pugni Chiusi – Storia della boxe popolare a Cosenza che racconta la loro splendida avventura. Dai primi allenamenti nel Centro Sociale Gramna all’ingresso nella Federazione Pugilistica Italiana; dalla riqualificazione di alcuni locali abbandonati al trasferimento nella palestra all’interno dello Stadio San Vito. E proprio dal teatro di tante sfide dei “lupi” del Cosenza Calcio è partita la spinta sociale, sportiva e politica per riportare il pugilato in una città dove mancava da decenni.

Il bisogno non era però solo sportivo. Solidarietà, aggregazione, il ripudio di ogni forma di discriminazione razziale, sociale e sessuale, l’affermazione di valori come la competizione leale, il divertimento e la salute del proprio corpo, tutto ciò ha unito, e unisce ancora oggi, i tanti pugili e/o aspiranti tali, che ogni giorno affrontano le proprie sfide sul ring della palestra e su quello della vita. “Lo sport contro il bullismo”, la “Boxe contro il razzismo” e le altre numerose attività all’esterno — come quella organizzata nel carcere minorile di Catanzaro — sono solo alcune delle motivazioni che hanno spinto i due autori, Francesco Gallo e Francesco Abonante — a voler raccontare l’appassionante storia della Boxe Popolare in chiave cinematografica, un documentario patrocinato dalla Calabria Film Commission, dalla Federazione Pugilistica Italiana e anche dal Coni e dal Comune di Cosenza.

Per circa trenta minuti sul grande schermo appariranno alcuni dei tanti personaggi che hanno gravitato negli ultimi vent’anni accanto o all’interno del nucleo di questa palestra, dove sono cresciuti come uomini e come atleti. In mezzo corre la storia, quella che — come si dice in questi casi — va scritta con la “S” maiuscola: il G8 di Genova e le conseguenti “Giornate di Cosenza”.

Non ci rimane che augurare un grande in bocca al lupo agli autori e ai protagonisti del documentario e dargli un arrivederci ai prossimi vent’anni

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