Lo sport marchigiano in lutto per la scomparsa di Giorgio Mancinelli

SENIGALLIA, 04/09/2019 – Lo sport senigalliese, o meglio, quello marchigiano è in lutto e piange per la scomparsa di Giorgio Mancinelli: un atleta che ha onorato lo sport della regione in tutti i rings italiani e stranieri. Per i non più giovani gli anni ’60 e non solo hanno rappresentato per le Marche una vera leadership in campo nazionale. Per restare a Mancinelli rammentiamo che nel 1966 agli assoluti di Genova l’Accademia Pugilistica Senigalliese conquistò due medaglie d’oro: lo stesso Mancinelli e Mencarelli. Nella stessa rassegna, titolo nazionale anche per l’anconetano Riga. E scusate se è poco per una regione piccola come la nostra.

In quegli anni avevamo il top anche a livello dirigenziale come  il Vice Presidente Vicario Luciano Fileni di Senigallia, Dino Ambrosini di Ancona, arbitro internazionale fra i migliori del momento, Silverio Gresta di Senigallia e Ennio Galeazzi, fra i migliori procuratori: tra gli altri rappresentarono, Il primo  Gianfranco Rosi, il secondo Sumbu Kalambay e Kaciar e solo per restare ai campioni mondiali.  

Giorgio Mancinelli è stato convocato, più volte, per la rappresentativa italiana in varie manifestazioni internazionali e sotto la guida di Leonello Mazzanti, detto Gramaccin, di Silverio Gresta e di Lucio Massacesi ha dato un significativo contributo ad uno dei periodi più fulgidi del pugilato senigalliese. Ha disputato tantissimi incontri al Politeama Rossini, alla Arena delle Nazioni, a Villa Sorriso ed allo Stadio quando a Senigallia era normale vedere nei cartelloni delle riunioni Consolati, Arcari, Lopopolo, Benvenuti, Rosi.

Con Mancinelli si spegne un’ altra stella del pugilato dilettantistico marchigiano di una stagione irripetibile. Gli sportivi ed i famigliari e quanti lo hanno conosciuto lo ricordano e lo piangono.

Gabriele Fradeani

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