All’Oratorio di Primavalle interessante riunione firmata DNA Bastogi e Tedoforo Boxe.

di Claudio D’Aguanno

Tra il Quartaccio e Primavalle c’è Bastogi. Se aggiungiamo Torrevecchia, a scorrere dall’alto la mappa della città che guarda a settentrione, ne viene fuori un quadrato forse poco regolare nella sua forma geometrica quanto preciso nel richiamare uno dei tanti ring che segnano la periferia romana. La fantasia dei cronisti di nera, quasi sempre, non è leggera né granché originale a raccontare le borgate di queste parti, soprattutto quando l’attenzione cala rapace su quei raggruppamenti di palazzi o squarci d’asfalto che di un quartiere sono un’appendice trascurata o suo angolo emarginato. Il Bronx, il “chilometro del Male”, il fortino della disperazione, Scampia Roma Nord, zona Gomorra: sono alcuni dei titoli da “crime stories” usati spesso nelle inchieste giornalistiche, strilli presi in prestito dai film poliziotteschi anni 70, espressioni definitive e senza appello che segnano la narrazione pubblica di questo territorio. Eppure esperienze di riscatto, tentativi di resistenza al degrado, sforzi quotidiani per cambiare di segno al destino, non mancano. Basterebbe affacciarsi a una riunione di pugilato tipo quella tenuta nel cortile dell’Oratorio di via Monti di Primavalle per capire quanta energia positiva cresce in quella che una seria indagine di ricercatori universitari (dal titolo Le Sette Rome: 29 mappe della disuguaglianza) chiama la “città del disagio”. E sarebbe pure giusto muovere i passi tra Piazza Clemente IX e via Ciraolo Giovanni per rendersi conto che c’è anche il suono del gong ad accompagnare il lavoro di tante associazioni qui presenti.

I due indirizzi corrispondono il primo alla Tedoforo Boxe Team, cresciuta nella Parrocchia di S.Maria Assunta e S.Giuseppe, e l’altro alla palestra DNA, ovvero la Di Nicola Accademy, un miracolo di volontariato sportivo nato anni fa nell’ex Residence Alitalia meglio conosciuto come Bastogi. «La Tedoforo –fa subito Marco Perpignani- è nata con la benedizione di Don Max che s’è fatto in quattro per trovarci uno spazio qui dentro dove tra sacchi e attrezzi fosse possibile fare sport di comunità. Si dice sempre in questi casi che la nostra missione è ‘togliere i ragazzi dalla strada’ ma qui non è una frase vuota. E la nostra è una vera palestra popolare.» Il Don Max citato è, al secolo, Massimiliano Parrella il parroco nato e diventato adulto nei lotti, straconosciuto e apprezzato per le sue iniziative. Non ha proprio un fisico da boxeur ma la grinta è quella di chi sa come prendere a pugni le difficoltà. Durante la pandemia, col portone della Chiesa sbarrato per il confinamento generale, lui saliva sulla terrazza e, gli altoparlanti rivolti ai quattro angoli di Piazza Clemente IX, parlava a tutta Primavalle e c’è chi giura che la sua voce arrivasse fino al Raccordo.

Di certo tra le strade di Bastogi, tra le diverse note più o meno positive, quello che è cresciuto forte è il richiamo del ring. All’entrata dell’ex residence sul muro di via Piolti de’ Bianchi, al momento delle riprese del noto film Come un gatto in Tangenziale, per esigenze di scena c’era finita spennellata la scritta “Lassate ogni speranza o voi k’entrate” con tanto di k a aggiornare il verso dantesco. All’opposto, è proprio una botta di fiducia collettiva quella che s’è fatta spazio nel tempo. La racconta bene un servizio realizzato da Simone Cicalone che assieme al neo campione italiano dei massimi leggeri Mattia Faraone è andato scorrendo con la telecamera tra i mille problemi irrisolti e comunque finendo per mettere a fuoco bene la voglia degli abitanti di scrollarsi di dosso quella fama di ghetto perduto che una volta emessa sa tanto di sentenza già passata in cassazione. Un Comitato di cittadini, la scuola popolare autogestita, le associazioni di sostegno, il campetto di calcio risistemato, l’area per bambini: non sono poche le iniziative nate di recente e tutte rappresentano un incitamento a cambiare le cose, una risposta alle assenze delle istituzioni e del Comune, una sfida verso tutti i luoghi comuni. E nel mucchio delle buone pratiche ecco appunto la DNA Boxe aperta sei anni fa da Emiliano Di Nicola e gestita con altri insegnanti e appassionati del posto. «La palestra –mi conferma Diego Cravagno- è venuta fuori liberando spazi che erano in totale degrado. Oggi è un luogo vivo, pieno di ragazzi e ragazze che vengono anche da fuori, con tanta voglia di fare sport e magari farsi valere anche in campo agonistico. Qui chi può contribuisce con la propria quota ma per chi non può non c’è problema, va bene uguale. Un ragazzo che molla la noia del muretto e i suoi cattivi pensieri per venire a darci dentro con la boxe è per noi la migliore paga»

Le frasi scambiate al volo con Diego e Emiliano si intrecciano con il suono del gong. In cartellone è la V edizione della Notte dei Leoni. Il ring piazzato al centro dell’Oratorio di via Monti di Primavalle è circondato da tifosi di ogni età mentre tra le sedici corde s’alternano dilettanti d’élite e pugili di minore età. Il clou in ogni caso è tutto prenotato per l’esordio di Manolo Bacchini, peso leggero da 61 chili, che questa sera molla il casco e la canotta per vedersela da professionista con il nicaraguense Lester Cantillano. E’ una serata di metà luglio con il sole caldo al tramonto che scappa dalle nuvole nere che s’avanzano dalla parte opposta. In ogni caso non arriverà manco un goccio di pioggia a scoraggiare i presenti. La voce dello speaker dà subito il la al torneo e una buona quota di applausi li riscuote, con merito, la girlcard che indica il numero ad ogni round. Prime a salire sul quadrato due sedicenni categoria Youth con la ferrarese Sophia Mazzoni che la spunta sulla romana De Persio. Il riscatto romano arriva subito con Alessandro Scibona che s’impone al campano Salvatore Vacca. Un meritato pari mette d’accordo il pontino Derek col viterbese Cipriani mentre a scaldare gli animi ci pensa il giovanissimo Daniele Gianoli che regola Nicholas Longo. Tra gli Elite si segnalano i successi di Edoardo Di Gianmaria e Alessandro Mennuni, entrambi della Abis di Ladispoli, e soprattutto quello del medio Simone Raffaele che, angolo rosso DNA Boxe, al termine di tre riprese intense ha la meglio su Antonio Varchetta della Medaglia d’oro di Marcianise. A completare il quadro dei puri i successi di Massaro e Sciarra oltre alle belle prestazioni delle donne con Gargano Serena che vince su Rebecca Frasacco mentre Giovanna Lupo e Giorgia Paradisi fanno ics in schedina.

Con i colori della notte che avanza su Primavalle s’accendono le luci dell’Oratorio e le note dei Queen annunciano l’evento principale. Il ritmo We will, we will rock you rimbalza da un altoparlante all’altro e dà il passo al corteo di supporter che accompagna Manolo Bacchini sul quadrato. Uno striscione recupera il motto antico della Cavalleria e lo invita a “gettare il cuore oltre l’ostacolo”. Del resto per l’esordio, sulla lunghezza delle quattro riprese, il pugile di casa ha davanti il latino Lester Cantillano nome d’arte el Nica, mestiere consumato, solida esperienzaper una carriera operaia da boxer journeyman messa insieme su piazze di mezzo mondo. A dispetto del record in rosso il nicaraguense è tutt’altro che una controfigura di passaggio e, come nel match disputato al Quadraro contro Armando Casamonica, mette subito in mostra una accorta tenuta del ring cercando anche a tratti di rintuzzare gli assalti del più vitale Manolo. Dopo un primo round di studio è comunque il ragazzo di Bastogi a prendere saldamente in mano l’incontro. Suo il secondo e terzo tempo segnati soprattutto dalla precisione del sinistro e da un paio di ganci destri a segno. Ma è nella ripresa conclusiva che più s’accende il confronto con Manolo sicuro di sé, bravo a non farsi irretire dalle mosse dell’avversario e in grado soprattutto di colpire a due mani mandando sempre a vuoto il ritorno di Cantillano. Il verdetto dei giudici è netto e tra gli applausi sono i flash dei cellulari in notturna a scandire un round supplementare per festeggiare il vincitore della serata.

Cartellini dilettanti

YW – 54 kg: Sophia Mazzoni (Boxe Ferrara) b Aurora De Persio (DNA Boxe) – VP

E II – 69 kg: Alessandro Scibona (Gladiatore Boxe) b Salvatore Vacca (Marcianise) – VP

SB – 52 kg: Fe Derek (Boxe Latina) e Alessandro Cipriani (Viterbese Boxe) – N

Y – 60 kg: Daniele Gianoli (DNA Boxe) b Nicholas Longo (Olympic Gym) – VP

E II – 81 kg: Edoardo Di Gianmaria (Gladiatore Boxe) b Adam Doumbia (Boxe Leone Fazio) – VP

JW – 54 kg: Serena Gargano (Boxe Latina) b Rebecca Frasacco (Olympic Gym) – VP

YW – 57 kg: Giorgia Paradisi (Abis Ladispoli) e Giovanna Lupo (Pugilistica Italia) – N

E I – 75 kg: Simone Raffaele (DNA Boxe) b Antonio Varchetta (Marcianise) – VP

E II – 70 kg: Alessandro Mennuni (Abis Ladispoli) b Fiore Luisiano (Roma Est Boxe) – VP

Y – 60  kg: Daniele Massaro (laurentino Boxe) b Nicholas Laureti (DNA Boxe) – VP

Y – 64 kg: Federico Sciarra (Abis Ladispoli) b. Cristian Torricelli (Roma Est Boxe) –VP

E II – 70 kg: Christian Martiello (Abis Ladispoli) b. Simone Scozzafava (Sparta Pugilato) – VP

Match clou Leggeri

Pro 61 kg: Manolo Bacchini (Italia) b Lester Cantillano (Nicaragua) – VP

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