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Intervista a Simone Duchi nuovo Delegato FPI per l’Umbria
di Vezio Romano
L’ Umbria è una regione che può vantare un’antica tradizione pugilistica che ha prodotto validi atleti sia nel settore dilettantistico che in quello professionistico. Nel lontano 1936 il perugino Giuseppe Farfanelli fece parte come peso piuma della rappresentativa italiana alle Olimpiadi di Berlino. Seguirono poi lo spoletino peso medio Noè Cruciani a Los Angeles 1984 e gli assisani Michele Di Rocco (leggeri) e Daniel Betti (massimi) ad Atene 2004. Dalle palestre dell’Umbria sono usciti anche notevoli campioni professionisti, fra i quali spicca il nome dell’assisano e perugino d’adozione Gianfranco Rosi: campione italiano, europeo, mondiale Wbc e Ibf , con lo straordinario record di 17 match per un Titolo Mondiale in una carriera professionistica durata dal 1979 al 2006. Dal 1952 al 1990 ad Orvieto la Sezione Pugilato della Scuola Militare di Educazione Fisica (Smef) ha ospitato per il servizio militare i migliori pugili dilettanti italiani ed è stata spesso sede degli allenamenti della Nazionale. Dopo la chiusura della Smef, grazie all’iniziativa dell’allora commissario tecnico Franco Falcinelli, è stato creato il prestigioso Centro Nazionale di Pugilato a S. Maria degli Angeli; oltre agli atleti italiani, ha ospitato nel corso degli anni squadre nazionali di tutto il mondo. Negli ultimi tempi però l’attività delle associazioni pugilistiche dell’Umbria ha registrato un notevole rallentamento. Il nuovo Delegato Fpi Simone Duchi ha iniziato con decisione un’opera di rilancio della boxe nell’ambito regionale. Duchi è nato a Perugia nel 1970 ed è un imprenditore nel settore immobiliare.
D. Delegato, come è iniziato il suo rapporto con il pugilato?
R. E’ una storia particolare. Mio figlio Michelangelo da bambino era iperattivo e non era facile limitare questa sua tendenza. Ho provato a fargli praticare vari sport. Poi, a 13 anni, l’ho portato nella palestra della Sport Boxe Perugia. Il pugilato è stato “amore a prima vista per lui ed anche per me. Così ho deciso di creare la prima palestra Global Gym. Michelangelo ha svolto attività agonistica: è stato campione regionale nei 69 kg ed ha partecipato ai Campionati Italiani Assoluti nel 2017 e nel 2019. Oggi abbiamo quattro palestre dove si pratica la boxe: la Global Gym 1 a Magione, la 2 a Montepetriolo (Perugia), la 3 a Firenze, la 4 a Passignano sul Trasimeno. Quest’ultima ha una superficie di 3500 mq com 350 posti a sedere ed è quindi molto adatta alle manifestazioni. Abbiamo avuto molti tesserati sia in Umbria che in Toscana.
D. Come sta operando per il rilancio dell’attività regionale?
R. Credo molto nella compartecipazione. Ho creato quindi un tavola rotonda dove tutti possono partecipare: tecnici, dirigenti pugili ed anche ex pugili. All’ultima tavola abbiamo avuto l’onore di avere la partecipazione in videoconferenza del Presidente Flavio D’Ambrosi. Per ricostruire l’anima e il corpo dell’Umbria pugilistica stiamo puntando molto sui corsi di formazione- Abbiamo già effettuato un corso per aspiranti tecnici con 20 partecipanti. A breve avremo un corso per tecnici, un per arbitri ed uno anche per cronometristi . Da tre anni ho creato il Torneo Umbria Boxing Team per dare la possibilità alle associazioni di avere una programmazione annuale: prevede sette riunioni, sponsorizzate dalla Global Gym.
D. Ci sono possibilità di ricostituire Il Comitato Regionale Umbro?
R. Ho trovato una regione molto preparata al livello tecnico grazie alla capacità e all’esperienza del maestro Nazzareno Mela ma completamente priva di iniziative e carente al livello di organizzazione e partecipazione. Il mio compito, condiviso dal Consiglio Federale, è proprio quello di ricostituire il Comitato Regionale. Mi sento di dire che abbiamo la reale possibilità di avere almeno 10 ASD aventi diritto di voto, indispensabili per questo scopo-