Gazzetta.IT: Intervista a Patrizio Oliva Neo Head Coach Nazionale Schoolboy

Novità in casa Fpi: nuovi incarichi tecnici federali per Oliva e Damiani, due pugili che hanno onorato la boxe italiana nel mondo. Ora per loro la nuova avventura: coadiuveranno il d.t.Emanuele Renzini nella guida tecnica del Team Schoolboy: il pugilato azzurro del futuro è anche nelle loro mani. Per Patrizio Oliva, che da dilettante è stato campione olimpico di pugilato a Mosca 1980 dei pesi superleggeri, è un ritorno nello staff nazionale dopo essere stato c.t. Oliva da professionista è stato campione europeo Ebu nei superleggeri e welter oltre ad esser stato campione mondiale Wba nei superleggeri; il secondo, ai Giochi ha vinto la medaglia d’argento a Los Angeles 1984 nei supermassimi e da professionista è stato campione del mondo dei pesi massimi nella versione Wbo.

“Si costruisce dalle fondamenta”

“Dopo molti anni, è un ritorno in casa Fpi – dice Patrizio Oliva – sono stato commissario tecnico della nazionale italiana di pugilato portando gli azzurri ai Giochi di Atlanta 1996 e Sydney 2000. Qualche mese fa, ho ricevuto dal presidente federale Flavio D’Ambrosi la proposta di ritornare in nazionale per allenare la qualifica Schoolboys, ovvero i ragazzini di 13-14 anni. D’Ambrosi mi ha prospettato la necessità di ricostruire il palazzo della boxe e per fare questo bisogna partire dalle fondamenta. Ha pensato a me per il ruolo tecnico dei più giovani che sono la nostra base per poi farli diventare pugili élite. Tutta la fascia giovanili deve essere protetta, negli Schoolboys non dobbiamo pensare ai risultati. Questi ragazzi devono crescere affrontando le difficoltà in modo graduale. La parola d’ordine è tutelarli. Bisogna evitare match pericolosi ed organizzare maggiore attività nazionale e internazionale portando agli europei o mondiali solo ragazzini che possono competere senza rischiare. Per loro, i match sono sulla distanza di tre riprese da 1’ 30” ciascuna con l’intervallo di un minuto tra una ripresa e l’altra. Oltre alla parte tecnica, c’è l’aspetto mentale che non è da meno. È necessario fargli capire cos’è il coraggio nel pugilato. Attendo qualche settimana per vedere l’ultima fase regionale dei campionati italiani Schoolboys e l’avvio dei campionati italiani di categoria cosi programmerò il lavoro che si svolgerà al centro sportivo di Formia”.

FONTE GAZZETTA.IT

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