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Simone Rao batte Mattia Occhinero per il Titolo dei piuma
di Gabriele Fradeani
Foto di Max Petrus
Doccia fredda, anzi gelata, per gli anconetani accorsi in massa per quella che ritenevano la riconquista del titolo nazionale dei piuma da parte di Mattia Occhinero che, sulla carta, godeva dei favori del pronostico. Più esperienza con più matches disputati contro avversari di rango, più potenza con oltre il 54% dei successi prima del limite, fattore campo. Le premesse c’erano tutte ma il ring ha dimostrato tutt’altro. Dieci riprese in cui il pugile anconetano non è mai entrato nel combattimento. Sette punti di vantaggio per gli arbitri Moscatelli e Di Clementi, cinque per Marzuoli; sul nostro personalissimo cartellino abbiamo dato solo due riprese ad Occhinero: la seconda e la nona. Basterebbe questo per certificare una serata completamente no per il pugile di casa. La macchina da pugni vista nei suoi precedenti undici combattimenti è risultata totalmente spenta: ha sempre incalzato l’avversario senza quasi mai trovarlo e il toscano Rao è apparso ingigantito: mobile sul tronco e sulle gambe, ha preso costantemente d’incontro l’avversario con l’uso eccellente dei montanti portati d’incontro con una ottima scelta di tempo alternativamente al corpo ed alla mascella; ha accettato gli scambi quando ha voluto così come si è sottratto abilmente quando ha ritenuto di ripristinare la distanza. Alla settima ripresa è riuscito a mettere kd Occhinero con un preciso montante al fegato ed era la prima volta per il pugile anconetano di trovarsi al tappeto. Solo grazieal suo grande cuore, e di questo dobbiamo dargliene atto, è riuscito a terminare la ripresa ed il match. Le ragioni della sconfitta? Inspiegabili, per lo meno al momento: un calo così repentino necessita di approfondimenti a mente fredda ed analisi a posteriori. Con questo non vogliamo sminuire la prova di Simone Rao che ad Ancona ha dimostrato di essere un campione vero e, come dicono i suoi fan “tutto duro”. Ha dato spettacolo e fino alla fine ha dimostrato fair play; l’abbraccio finale con il suo amico rivale gli è valso gli applausi di tutto il pubblico. Negli spogliatoi Occhinero era ferito ma soprattutto affranto per non avere dato agli sportivi la soddisfazione che aveva promesso e che avrebbero meritato. Massimiliano Duran, presente anche al suo angolo, gli ha detto che “ le sconfitte aiutano a crescere; ora bisogna capire cosa non è andato e ricominciare umilmente da capo facendo tesoro degli errori commessi per evitarli in futuro” e queste sono perle di saggezza alle quali ci sentiamo di aderire con convinzione.
Grossa battaglia fra i mediomassimi Ramo e Zaplitnii ed anche in questo caso, pur essendo rispettato il pronostico che vedeva la vittoria del primo, più esperto e potente, si è assistito ad un combattimento abbastanza equilibrato in cui le bordate di Ramo non hanno scalfito la resistenza dell’avversario che ha risposto colpo su colpo. C’è da dire che il match è stato sfalsato da una ferita riportata da Ramo nel corso della prima ripresa; una ferita per una testata involontaria sulla palpebra sinistra che lo ha condizionato non poco. Fino alla sesta ripresa i due si sono scambiati ganci e montanti dalla media e corta distanza con una leggera ma inequivocabile supremazia del pugile di Ferrara che ha piazzato colpi più precisi ed ha palesato una migliore tecnica. Stoico il moldavo che non si è sottratto e che ha mostrato di essere un pugile di valore. All’inizio della settima tornata il medico Di Pizio visto l’aggravamento della ferita ha dato lo stop ed ai punti è prevalso Ramo che ha mantenuto l’imbattibilità nei dieci matches sin qui disputati
Location, quella del Palaindoor, magnifica anche se nella boxe non ha mai portato fortuna agli anconetani e pubblico che ha risposto alla grande nella serata organizzata dalla Padana Vigor.
Fra i dilettanti, ben 10 combattimenti, che hanno scaldato dovere l’ambiente in attesa del main event. Il migliore combattimento, a nostro avviso, quello fra Karimi e Batistoni che hanno chiuso alla pari tre riprese condotte in corpo a corpo continuo. Il migliore tecnico sicuramente Gioacchini della Dorica che ha superato Omiccioli della Phoenix. Un solo rilievo: deve tenere la guardia alta e non schivare a mani basse. Buona la prestazione di Iengo della GLS mentre Gironelli della Academy meritava per lo meno il pari contro Arapi della Edera Boxing. Decisamente positive anche le prestazioni di Squllante e Tulli.
Arbitro del titolo Antonello Paolucci, Giudici: Marco Marzuoli, Sauro Di Clementi, Marco Moscatelli, Lupi Alberto, Musangu Ngeleka; supervisore: Massimo Barrovecchio; Commissario di Riunione: Oreste Mariani; medico per il titolo Enio di Pizio; medico di bordo ring: Carminio Gambacorta; Presidio sanitario: Misericordia di Ancona; Cronometristi: Simonetta Onorati e Stefano Campala.
I risultati
Professionisti, titolo italiano pesi piuma: Rao Simone ( kg 57 Lastra a Signa 8-0-0) batte Mattia Occhinero ( kg 56,9 Upa Ancona 9-2-1) 10 riprese; Pesi mediomassimi ( Ramo Aleksander ( Kg 84,6 Padana Vigor 10-0-0) b. Zaplitnii Maxim ( Kg 87,6 Moldavia 3-0-1).
Youth kg 63,5: Tulli Lorenzo ( San Giorgio Boxing) b. Tarquini Lorenzo ( Kaflot); Elite kg 63,5: Di Sante Nikola (Pug. Rosetana) b. Zaccari Lirenzo (Canappa Boxing); kg 60: Batistoni Tommaso (B.C.Castelfidardo ) e Karimi Ali (Dorica 2006) pari; kg 71: Squillante Diego (Upa) b. Abroud Jamel (Pug. Jesina); kg 63,5: Gioacchini Leonardo ( Dorica 2006) b. Omiccioli Matteo (Phoenix); Giacchetti Matteo (Upa) b. Carelli Antonello (B.C.Castelfidardo); kg 71: Leonzi Emanuele (Pug. Rosetana) b. Baldoni Alessandro (Upa); Fiorentino Alex (GLS) b. Perini Leonardo (San Giorgio Boxing); kg 83: Fall El Hadji Ousmane ( Upa) b. Chumachenko Maksym (Pug. Giuliese); kg 60 Iengo Alex (GLS) b. Abazi Ernis (A.P.Maceratese); kg 67: Arapi Bekim (Edera Boxing) b. Gironelli Elia (Boxe Academy).