Questi nostri maestri: intervista a Valentino Giacomelli

di Vezio Romano

Il maestro Valentino Giacomelli di Spoleto svolge con impegno da oltre venti anni l’attività di insegnante e si è particolarmente distinto anche nella organizzazione di eventi pugilistici.

D. Maestro, come è nata la sua passione per la boxe?

R. Ho iniziato a dodici anni nel 1984 alla Boxe Spoleto con i maestri Dante e Gianni Burli. Secondo le categorie di allora, sono stato canguro, novizio e dilettante fino alla prima serie. Nel 1992, durante il servizio militare a Bologna, sono stato allenato dal maestro Romano Rubini che ritengo uno dei migliori insegnanti in Italia, così come Giovanni Bocciolini che mi ha allenato a Perugia insieme a grandi campioni come Gianfranco Rosi e Giovanni Parisi. Ho disputato circa 140 combattimenti e il mio miglior risultato è stato la medaglia di bronzo ai Campionati Italiani Assoluti. Nel 1996 sono passato professionista e ho vinto nel match di esordio. Purtroppo un grave infortunio al gomito sinistro ha interrotto la mia carriera. Nel 1998, divenuto insegnante, ho fondato la ASD Tertium Millenium, con sede a Spoleto in Viale Trento e Trieste. Ho avuto molti allievi e, fra loro, ricordo in particolare Simone Chiacchierini (campione italiano junior) e Sara Carlini (campionessa italiana seconda serie). Fra i professionisti ho allenato Ottavio Barone (campione intercontinentale IBF nei pesi medi), Fedele Bellusci (campione intercontinentale IBF nei pesi superleggeri) e David Chianella (campione italiano nei pesi piuma).

D. Lei è stato molto impegnato nella nascita del pugilato femminile in Italia; ci spiega come?

R. Sono stato uno dei primi in Italia a credere nella boxe femminile. Nel 2000 allenavo Maria Moroni ma il pugilato femminile non era permesso nella nostra Nazione. Riuscii a farla combattere con successo Rijeka (Croazia) e a Dickson City (Stati Uniti) come professionista. Nel luglio del 2001, dopo l’approvazione della FPI, potei far combattere Maria Moroni a Castel Ritaldi:è stato il primo match femminile della storia disputato in Italia. Nel 2002 Maria conquistò a Spoleto il primo Titolo Europeo dei pesi piuma: un altro avvenimento storico.

D. Lei si è occupato anche di organizzazione di eventi nazionali e internazionali?

R. Ho organizzato molti eventi nel corso degli anni, sia a livello dilettantistico che professonistico; ricordarli tutti non è facile. Mi viene in mente la prima riunione dilettantistica internazionale che organizzai a Spoleto nel 2001: come presentatrice feci intervenire Denny Mendez, all’epoca molto popolare come Miss Italia. Ho sempre creduto che la presenza di un noto personaggio dello spettacolo potesse attirare un numero maggiore di spettatori verso la boxe e i fatti mi hanno sempre dato ragione. Nelle mie riunioni sono stati impegnati grandi atleti come Roberto Cammarelle e Clemente Russo. Sono orgoglioso anche di aver organizzato i primi Campionati Italiani Femminili della storia nella Scuola di Polizia di Spoleto nel 2002. Nel settore professionistico ho avuto il piacere di collaborare col manager Sergio Cavallari, che  aveva un colonia di ben 35 pugili, allestendo riunioni con in palio Titoli Europei, Internazionali e Intercontinentali in varie località d’Italia.

D. Maestro Giacomelli, quali sono oggi i suoi programmi?

R. La nostra Associazione, che dal 2005 è stata intitolata al pugile prematuramente scomparso Diego Bartolini, ha avuto negli ultimi anni qualche problema per gli impianti. Prima ci siamo trasferiti nella Scuola Media Pianciani, poi dallo scorso anno finalmente abbiamo a disposizione un locale adeguato presso l’Associazione Bocciofila di Montarello. Compatibilmente con le misure di prevenzione sanitaria, siamo in piena attività. In particolare mi sto dedicando ai giovanissimi dai sette anni in su. Credo che loro siano il vero futuro del nostro pugilato. Ho sempre creduto che occorre iniziare l’attività molto presto, come  ho constatato visitando Nazioni pugilisticamente eccellenti come Cuba e Russia. Ho due validi collaboratori tecnici: Romano Berardi e Valentino Spera. Come presidente c’è Rosario Murro, grande appassionato del nostro sport. Se le condizioni sanitarie  ed economiche lo permetteranno, abbiamo intenzione di organizzare nuovamente riunioni di alto livello.

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