- Il prossimo 8 giugno a Monza Hermi vs Radulovic per l'IBO Mediterraneo dei Medi
- Il prossimo 3 maggio a Palermo Casamonica vs Picardi per il Titolo Italiano Superleggeri
- Conclusi a Belgrado gli Europei Elite M/F 2024 - 3 bronzi per l'Italia Boxing Team
- Titolo Italiano Pesi SuperMedi: il 4 maggio a Genova Luca di Loreto vs Ervis lala
- Europei Elite M e F Belgrado 2024: Oggi 27/4 le finali Femminili con il bronzo per la 48 Kg Marchese. Domani 28/4 Medaglie Bronzee anche per Salvati 75 Kg e Vincenzo Lizzi 86 Kg
Accadde oggi: 27 aprile 1958 Mino Bozzano batte Joey Maxim
Il 27 aprile 1958 al PalaLido milanese nella riunione in cui Duilio Loi superò il messicano Al Nevarez, nel sottoclou la grande promessa dei massimi Mino Bozzano, imbattuto dopo 18 incontri, affrontava un “mostro sacro” come Joey Maxim. L’americano in realtà si chiamava Giuseppe Antonio Beradinelli e nella storia mondiale dei mediomassimi era stato tra i più grandi. Le sue sfide con Archie Moore sono rimaste nella storia un po’ come quelle tra Sandy Saddler e Willie Pep, tra Rocky Graziano e Tony Zale, tra Jack La Motta e Ray Sugar Robinson. Logicamente l’americano era arrivato al classico “viale del tramonto” ed era venuto in tournèe in Europa per raggranellare qualche buona borsa tra i massimi. Contro di lui Bozzano apparve inizialmente impacciato, aveva un po’ di soggezione nel trovarsi di fronte a un simile campione, che faceva sfoggio ancora di un sinistro elegante e di schivate al millimetro, che suscitavano l’ammirazione del pubblico. Poi pian piano Maxim cominciò ad avere il fiato corto e Bozzano tastato che i pugni dell’avversario non avevano potenza uscì fuori dal guscio e fece valere la sua giovinezza e soprattutto la sua potenza. Maxim rischiò di andare al tappeto, ma tenne duro finendo sconfitto ai punti, si ritirerà subito dopo aver subito una nuova sconfitta in Germania. Il ligure dal canto suo, medaglia di bronzo alle Olimpiadi del 1956 a Melbourne, confermò nell’occasione di essere la grande speranza tra i colossi. Ma rimase tale illudendo con la vittoria per ko su Franco Cavicchi. A chiudere la sua carriera fu Santo Amonti nel 1962 con un bruciante ko per il titolo italiano.