Festa della boxe campana a Pompei: Un campione…una cintura…per sempre

Un appuntamento con la storia. E la storia è quella del pugilato in Campania che domenica 11 giugno ha affollato il salone dell’ Hotel Vittoria di Pompei per autocelebrarsi e ricompattare le forze e trarne nuove energie per il futuro. “Un campione, una cintura per sempre”, titolo della cerimonia organizzata dalla Federboxe in collaborazione con il Comitato Regionale per celebrare vecchi e nuovi campioni del ring di questa regione da sempre ricca di eroi del ring ma anche i maestri storici che quegli eroi hanno allevato. Tre campioni del mondo professionisti, cinque campioni d’Europa, ventotto campioni d’Italia, quattro medagliati olimpici, cinque maestri chiamati sul palco fra gli applausi oltre a cinque premi “alla memoria”.

Un’autentica festa del pugilato campano cui il neo-presidente federale Vittorio Lai ha voluto partecipare con parte del nuovo Consiglio, dal vicepresidente Enrico Apa, ai neo-consiglieri Biagio Zurlo, Marzia Davide e Fabrizio Baldantoni e, naturalmente, Alfredo Raininger, presidente del Comitato Campano. Ospite d’onore Giacobbe Fragomeni, in allenamento alla Vesuviana.

Con la conduzione simpaticamente agile del collega Remo D’Acierno si sono avvicendati sul palco campioni di ieri e di oggi, a cominciare da Mario Lamagna, primo napoletano campione d’Italia professionisti (1970), che stabilì il record imbattuto ed imbattibile di 8000 spettatori al Palargento per la sfida tricolore con Carlo Duran. E poi Luciano Borraccia con Mimmo Di Iorio, protagonisti di un infuocato derby tutto partenopeo per il tricolore dei welters nel 1976 , e Agostino Cardamone, campione d’Europa e poi del mondo, che anziché esultare si chinò a soccorrere Silvio Branco dopo averlo messo kappaò e per questo gesto si meritò il premio “fair play”, e Ciro De Leva, piccolo grande campione d’Europa che sfiorò il mondiale contro il fuoriclasse Pinango, Ed Elio Cotena, olimpico a Città del Messico ’68 poi a lungo campione d’Europa e quindi organizzatore professionista che ha lanciato decine di campioni come Pietro Aurino, anche lui campione d’Europa. E Vittorio Parrinello, olimpico e ultimo tricolore “prof” in ordine di tempo, della rinomata scuola di Peppino Corbo a Piedimonte Matese. E Gaetano Caso, nella doppia veste di premiato e fotografo ufficiale della manifestazione.

E naturalmente Patrizio Oliva che ha vinto di tutto e di più, da dilettante e da professionista, oro a Mosca ’80 (e premio Val Barker), campione del mondo dei superleggeri e d’Europa nei welters. Significativo il suo breve intervento per sottolineare che i bravi campioni nascono da bravi maestri. E non a caso tra i premiati c’erano anche Mario Santucci, classe 1923, antico guru della boxe salernitana, e Mimmo Brillantino, da sempre anima della celeberrima Excelsior di Marcianise. Premio “alla memoria” a Geppino Silvestri, storico “maestro” della Fulgor dei campioni, a Napoleone Fazio che per primo in Italia iniziò una battaglia legale per il pugilato femminile. Premio “alla memoria” anche ad Agostino Cossia, primo pugile campano olimpico (Melbourne ’56), cui il figlio Antonello, attore e regista, ha dedicato un monologo teatrale dal titolo “A testa alta”.

Un brindisi ai futuri successi della boxe in Campania ha concluso la cerimonia, non senza la santa benedizione di don Giuseppe venuto apposta dalla basilica di Pompei, e prima del ricco buffet per il pranzo messo a disposizione da Rosario Africano, come sempre impeccabile anfitrione oltreché dirigente regionale e presidente della Boxe Vesuviana.

L’elenco dei premiati: alla memoria Geppino Silvestri, Fazio Napoleone, Agostino Cossia e Salvatore Todisco e Adriano Offreda. Quindi, i maestri Mimmo Brillantino, Raffaele Munno, Giuseppe Perugino, Mario Santucci e Lucio Zurlo. I campioni del mondo professionisti: Agostino Cardamone, Patrizio Oliva e Antonio Perugino. I campioni d’Europa professionisti: Pietro Aurino, Luigi Camputaro, Elio Cotena, Ciro De Leva e Alfredo Raininger. I medagliati olimpici: Vincenzo Mangiacapre, Amgelo Musone, Vincenzo Picardi e Clemente Russo. I campioni d’Italia professionisti: Gaetano Ardito, Luciano Borraccia, Salvatore Bottiglieri, Franco Buglione, Giovanni Camputaro, Gaetano Caso, Gianluca Ceglia, Biagio Chianese, Nicola Cipolletta, Giovanni De Luca, Giovanni De Marco, Luigi de Rosa, Mimmo Di Iorio, Andrea Di Luisa, Samuele Esposito, Luigi Gaudiano, Mario Lamagna, Giuseppe Langella, Vincenzo Limatola, Gennaro Mauriello, Gaetano Nespro, Vittorio Parrinello, Pasquale Perna, Antonio Picardi, Carmine Tommasone, Giuseppe Truono e Biagio Zurlo.

di Adriano Cisternino

 

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