Accadde oggi: 2 dicembre 1972 Bruno Arcari batte Everaldo Costa Azevedo

Il 2 dicembre 1972 sul ring del Palasport di Torino Bruno Arcari difendeva per la settima volta il titolo mondiale dei superleggeri versione WBC,chr era l’ente in antitesi della WBA.In pratica iniziava il discorso del doppio ente, che poi si sarebbero moltiplicati. Una cosa è certa: Bruno Arcari era il dominatore in assoluto della categoria, un dominio iniziato dal 1970 quando al Paslasport romano superò il filippino Pedro Adigue dopo una durissima battaglia. A Torino Arcari se la doveva vedere con Everaldo Costa Azevedo, brasiliano giramondo che da tempo si era stabilito in Italia a Pavia. Fu un incontro molto sentito, perchè lo sfidante aveva molti estimatori da noi, piaceva il suo modo di boxare imprevedibile dove l’astuzia aveva la parte principale in unione ad una velocità d’esecuzione non indifferente. Il match non fu certo esaltante, ma non per colpa di Arcari che cercava di attuare il suo modo di combattere, improntato su un’aggressività demolitrice dove il sinistro diventava spesso la stoccata definitiva. Azevedo non solo evitò con cura la battaglia, ma non risparmiò l’uso di qualche scorrettezza non gradita dal pubblico. Anzi una ferita al solito sopracciglio faceva spaventare non poco l’angolo del campione, ma per fortuna tutto si risolse nel migliore dei modi. La vittoria del ciociaro – ligure non poteva essere messa in discussione. Costa Azevedo per certi versi aveva raggiunto forse il suo scopo, vale a dire arrivare al termine del match sulle 15 riprese. Arcari rimarrà campione per altri due anni senza subire sconfitte nei match valevoli per il titolo. Si ritirerà da peso welter nel 1978 dopo circa 15 anni di professionismo con un record di 70 vittorie, due sconfitte, entrambe per ferita. E’ stato tra i grandissimi con un record incredibile sia da dilettante che da professionista. Gli manca la medaglia olimpica: si era presentato a Tokyo nel 1964 con i favori del pronostico, ma fu eliminato per ferita. Everaldo Costa Azevedo dal canto suo fu sempre considerato atleta di primo piano: dal 1963 al 1971 la sua attività si svolse in Brasile e Argentina, poi in Italia fino al 1982 quando si ritirò con un record di 79 vittorie, 22 sconfitte, 27 pareggi e 1 no contest.

(alb)

 

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