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Accadde oggi: 7 agosto 1999 Stefano Zoff diventa campione del mondo
Accadde oggi: 7 agosto 1999 a Le Cannet per molti si stava per fare un mondiale dall’esito scontato. Erano in pochi a pensare che Stefano Zoff potesse capovolgere il pronostico contro il campione del mondo dei leggeri WBA, parliamo di Julien Lorcy che effettuava la prima difesa del titolo strappato a Jean Baptiste Mendy. Lorcy picchiava come un fabbro e dei 41 avversari battuti, ben 28 non avevano sentito suonare l’ultimo gong. “Il pirata”, come veniva affettuosamente chiamato il pugile per la bandana che portava, era arrivato per la classica missione impossibile. Nessuno negava la sua bravura per un titolo europeo conquistato in precedenza nei piuma, ma subito perso, ma soprattutto per aver dominato la categoria dei piuma a livello nazionale. Parliamo di piuma, ma non di leggeri e quando Salvatore Cherchi riuscì a convincere Lorcy e la Wba, fu considerato un’impresa storica anche se votata, come molti ritenevano, alla sconfitta. Forse Zoff pugile spigoloso poteva pur non avere le “phisique du rol”, ma all’interno nel suo dna era un campione dalla volontà ferrea. Neanche da dilettante ebbe una carriera sfolgorante se si eccettua una finale agli Assoluti. Ma qualcosa scattò in lui con il passaggio al professionismo avvenuto nel 1989. Fu un mosaico costruito pezzo su pezzo e dove ebbe una parte importante Massimiliano Duran, ex campione del mondo e buon tecnico. Il match tenne il pubblico con il fiato sospeso fino alla fine. A Lorcy avevano detto che Zoff usava soprattutto il sinistro, ma non era così perchè anche il destro arrivava a segno e faceva male. C’era anche il rovescio che riguardava la potenza di Lorcy che arrivava a segno, ma il pugile di Monfalcone sembrava scolpito nel marmo, non una smorfia, non un minimo accenno di cedimento. Dicevano che Zoff preferiva colpire di rimessa, ma invece ad attaccare di più era lui con un Lorcy sconcertato. Alla fine il francese era una maschera di sangue e la tensione era al limite in attesa del verdetto: 117-114 e 116-113 per Zoff, 117-114 per Lorcy. Un’impresa, una pagina storica della nostra boxe che non dobbiamo mai dimenticare, perchè ottenuta da un grandissimo campione con l’aspetto dell’uomo qualunque in lotta coi disagi della vita, un monsiù travet che era diventato campione del mondo per la sua ferrea volontà contro ogni logica.
(alb)
Foto Melegatti