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Accadde oggi: 30 settembre 1956 Franco Cavicchi battuto da Ingemar Johansson
Il 30 settembre 1956 lo Stadio Comunale di Bologna era gremito di gente per vedere all’opera Franco Cavicchi, il gigante di Pieve di Cento che faceva sognare gli appassionati di boxe, soprattutto dopo la sua memorabile vittoria prima del limite su Heinz Neuhaus che gli è valsa la conquista del Titolo Europeo dei pesi massimi. L’Italia cercava l’erede di Carnera e “Cecco” sembrava l’ideale. Si facevano progetti per andare in America. La riunione era organizzata da Torri che si era salassato per difendere lo scettro in casa. L’avversario era uno svedese di nome Ingemar Johansson, una giovane promessa imbattuta dopo 14 matches. Ingemar sembrava ancora inesperto e lo dimostrano le sue vittorie sui nostri Pellegrini e Bacilieri, non certo convincenti. La gente pensava che il Cavicchi, edizione Neuhaus, avrebbe avuto facilmente ragione del vikingo, che tra l’altro era considerato un pugile tecnico e veloce più che potente. Il match fu per certi versi deludente, anche perché Cecco sembrava essere incappato in una delle sue giornate nere. Alla terza ripresa tre destri messi a segno da Ingo resero il pugile di casa più prudente. Il match arrivò al 13° round in modo farraginoso e per certi versi piuttosto deludente. Cavicchi era avanti con il punteggio e lo sfidante non sembrava pericoloso, e tanto meno un buon tecnico e veloce. In quella ripresa Johansson attaccò con una serie culminata con un destro che mandò al tappeto il nostro che diede subito l’impressione di non voler continuare finendo ko. Johansson era il nuovo campione, che molti ritennero fortunato e che sarebbe durato poco. Cavicchi fu molto criticato per la soluzione inaspettata. Ma Johansson non era un brocco, tutt’altro, e lo dimostrò infilando una serie di vittorie per ko contro gente di valore. Mise ko in una ripresa quell’Eddie Machen che era considerato il n. 1 alle spalle del campione Floyd Patterson. Dopo questi successi lo svedese distrusse in tre riprese il campione Patterson, dal quale sarà poi sconfitto negli altri due incontri. Una delle trilogie che passò alla storia. Cavicchi indirettamente fu rivalutato, perché questo Johansson in realtà aveva una potenza fuori del comune, solo che aspettava il momento per uscire fuori, peccato che toccò al nostro pugile scoprirlo.