- CAMPIONATI ITALIANI YOUTH MASCHILI 2024 - LORETO (AN) - RISULTATI QUARTI + PROGRAMMA SEMIFINALI
- Rinviato a data da destinarsi IL MATCH PER IL TITOLO ITALIANO MEDIOMASSIMI SEGHETTI VS GASSANI
- Il 6 dicembre a Ferrara Schininà vs Bologna per il Titolo Italiano Superwelter
- CAMPIONATI ITALIANI YOUTH MASCHILI 2024 - RISULTATI DAY 3 + PROGRAMMI DAY 4
- Titolo WBC Mediterraneo Pesi Piuma: IL PROSSIMO 1 DICEMBRE SUL RING DI MARINO LA NOSTRA SIMONA BLACK DOG SALVATORI
Accadde oggi: 8 novembre 1988 Sumbu Kalambay batte Doug De Witt
L’ 8 novembre 1988 Sumbu Kalambay sul ring di Montecarlo effettuava la sua terza difesa del mondiale WBA. La gente aveva assistito incredula alle sue imprese contro gente del calibro di Herol Graham, Iran Barkley, Mike McCallum, Robbie Sims, il meglio del gotha mondiale. Ebbene contro il nostro Patrizio questi personaggi erano stati dominati in tutte le sfaccettature. Si viveva in un sogno da cui da un momento all’altro ci si poteva svegliare. L’avversario di Montecarlo era Doug De Witt, pugile dell’ Ohio, da prendere con le molle, conosciuto come il “Cobra”. Una carriera trascorsa nell’ambito dei primi 10 posti, ma salito nella considerazione generale dopo aver conquistato il titolo americano contro Tony Thornton, ritenuto all’epoca grande promessa, mentre prima aveva tenuto testa per tutti i round a gente del calibro di Thomas Hearns e Milton McCrory. I favori erano per Kalambay ma c’era chi faceva gli scongiuri. Il nostro pugile, condotto all’angolo dal manager Galeazzi, rassicurò subito tutti i presenti, ma anche il telespettatori che lo seguivano su Rai2. De Witt fece il suo dovere di sfidante attaccando e cercando di tenere l’iniziativa, ma dall’altra parte c’era un avversario che lo centrava con estrema facilità, grazie ad un’incredibile velocità nei colpi. Kalambay fino alla settima ripresa non aveva perso un round, il suo era un dominio dovuto ad una classe superiore. Alla settima ripresa il capolavoro, De Vitt era pescato per due volte dal sinistro e una dal destro, erano colpi che aveva sentito, ma non poteva prevedere il montante sinistro che lo fece crollare al tappeto. L’americano si rialzò lentamente, ma l’arbitro fermò il match prima del conto totale. Alla bella serata in cui avevano combattuto anche Alessandro Duran c’era da spettatore interessato anche Bob Arum, il grande organizzatore.