- L'8 Giugno a Monza la 6° Edizione di The Art of Fighting
- Azzurrini Schoolboy vincono il primo dual match contro la Polonia
- ROMA BOXING NIGHT - LA NUOVA CAMPIONESSA D'EUROPA MINIMOSCA E' SILVIA BIGNAMI
- IL PROSSIMO 21 GIUGNO A VIGEVANO LA TOSI PER L'EUROPEO GALLO - ALFIERI VS GEOGRAFO PER L'EBU SILVER SUPERWELTER
- Novità sui titoli italiani DA COMUNICATO 27 SETTORE PRO
Accadde oggi: 29 gennaio 1955 Ray Famechon batte Sergio Milan
Il 29 gennaio 1955 al Palasport milanese grande riunione organizzata dalla S.I.S davanti a circa 8.000 spettatori. Il match clou era rappresentato dal titolo europeo dei piuma detenuto da Ray Famechon, una sorta di giustiziere per i nostri pugili, visto che gente del calibro di Alvaro Cerasani, Nello Barbadoro, Luigi Malè, Altidoro Polidori contro di lui avevano alzato bandiera bianca. Quella sera era il turno di Sergio Milan, pugile veneto. Inutile dire che il pubblico era curioso più che sul pronostico che riteneva scontato a favore del francese, a che round Milan sarebbe andato giù. Il veneto era giudicato troppo inesperto e non si era tenuto conto della sua giovane età, della sua baldanza dimostrata sui difficili ring australiani, ma soprattutto l’aver meritato la chance europea con le belle vittorie prima del limite su Jacques Dumesnil, campione francese, e su Theo Nollet, pugile pericoloso che combatteva per lo più tra i leggeri. Il match cancellò i pronostici più disparati e Ray Famechon fu costretto a disputare tutte e 15 le riprese, dimostrando che la dura e gloriosa carriera cominciava a pesare. Non solo ma chi uscì meglio nelle ultime due riprese fu proprio Milan con il campione in evidente affanno. Logicamente il punteggio era chiaramente a favore di Famechon, ma il pubblico all’annunzio del verdetto fischiò sonoramente. Milan con il suo spirito indomabile, aveva dimostrato che Famechon non era più tabù. Parliamo comunque di un fuoriclasse che dominava in Europa dal 1948. Famechon tornerà quasi subito a combattere a Milano, ma avrà di fronte Duilio Loi, che sarà il primo italiano a batterlo.