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Accadde oggi: 3 febbraio 1973 fa il suo esordio da pro Vincenzo Burgio
Il 3 febbraio 1973 in una riunione mista a Firenze fece il suo esordio tra i professionisti il leggero Vincenzo Burgio, siciliano d’origine, ma residente a Firenze. Il suo avversario era Giuseppe Moiani, un toscano al secondo match, ma con una carriera breve, una delle tante meteore del pugilato che rimangono per certi versi anonime. Non era il caso di Burgio che al contrario disputerà un’ottima carriera. Pugile dotato di notevole velocità che imponeva un ritmo quasi frenetico. Dopo una bella serie positiva con 18 vittorie e un pari affrontò Giancarlo Barabotti e conquistò il titolo italiano. Questo match si disputò nel 1976 e sul finire dello stesso andò a Milano per affrontare un avversario, che molti ritenevano per lui proibitivo. Ma Burgio spiazzò tutti superando dopo dura lotta un avversario del calibro di Antonio Puddu, ex campione europeo e sfidante al titolo mondiale. Il sardo non era più il pugile eccezionale di qualche anno prima, ma la sua micidiale potenza poteva fare ancora vittime. In quell’occasione vinse Burgio e gli esperti dirottarono le loro attenzioni su di lui. Nel 1977 dopo aver difeso con successo il titolo dall’assalto di Franco Diana, fu successivamente sconfitto da Giancarlo Usai, un ligure-sardo, all’epoca quasi imbattibile. Fu un match durissimo che durò 7 riprese, fino a quando l’arbitro sospese le ostilità. In pratica la carriera di Burgio finì lì, anche se il siciliano farà la sua rentrèe un anno dopo vincendo Eloi De Souza, un modo giusto per appendere i guantoni al chiodo con una vittoria e con un record di 22 successi, di cui 4 per ko, una sola sconfitta e 1 pari. Burgio morì nel 2005 all’età di 54 anni. Pochi lo ricordano, ma spero con queste righe di avergli reso giustizia.