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Accadde oggi: 20 marzo 1970 esordio tra i pro di Aldo Bentini
Il 20 marzo 1970 faceva l’esordio a Roma al professionismo Aldo Bentini, nativo di Cisterna. Bentini aveva un passato dilettantistico di prim’ordine, che lo vide tra l’altro protagonista alle Olimpiadi del 1968 a Città del Messico, dove si tolse la soddisfazione al primo incontro di battere Victor Galindez, futuro campione del mondo. Per l’esordio romano nei welter gli era stato scelto Ugo Foffano, che a differenza del “pontino” aveva discreta esperienza avendo disputato 24 matches. Il pugile di Treviso non aveva certo un record brillante, dove il segno meno risultava a più riprese. Ma in suo onore c’era da dire che sul ring dava tutto. Aveva incontrato facendo la sua bella figura anche gente del calibro di Mario Romersi, Elio Calcabrini e Mario Almanzo. Sulla carta era un incontro ad alto rischio per Bentini. Non fu un match facile, ma il pugile di casa aveva oltre ad una solidità fisica anche intelligenza da vendere unita a buona tecnica. L’incontro si svolse logicamente sulle 6 riprese e alla fine il verdetto fu assegnato a Bentini tra gli applausi dei suoi numerosi fans. Le doti di Bentini erano quelle del predestinato, infatti arrivò alla conquista del titolo italiano nel 1973 superando un ottimo pugile come Alberto Torri. Solo che sul suo cammino più tardi troverà Antonio Castellini, il siciliano dalle mani d’acciaio che lo superò prime del limite due volte. Il pugile di Cisterna non era tipo da ruolo secondario e capì con una carriera altalenante che era giunto il momento di appendere i guantoni al chiodo nel 1977 con un record di 19 vittorie, 6 sconfitte e 3 pari. Chi lo ha visto combattere e lo conosceva lo catalogava tra i “grandi inespressi” del nostro sport.