Accadde oggi: 6 aprile Aristide Pizzo batte Fabio Tavernelli

Il 6 aprile 1984 il Palazzetto di viale Tiziano a Roma presentava una mista interessante. Oltre ai migliori dilettanti del Lazio tra i protagonisti c’erano i pro Ennio D’Ercole, Fabio Tavernelli. E il debuttante Carlo Medici.  Molte attenzioni erano concentrate su Fabio Tavernelli imbattuto dopo 5 match, un piccolo idolo per il pubblico romano all’epoca alla disperata ricerca del suo “campione”. Tavernelli proveniva dalla zona di Monteverde-Gianicolanse, all’epoca sede di alcune palestre molto attive. Per lui era stato scelto un avversario di grido: Aristide Pizzo, ex campione italiano dei superpiuma e già sfidante europeo. Un nome da “spendere” come lancio definitivo per il giovane “tassinaro”. In questa scelta c’erano due correnti, una diceva che Pizzo era nella parabola discendente, l’altra invece temeva la potenza del siciliano, residente a Milano. D’altronde Tavernelli aveva vinto a mani basse i suoi precedenti match e la categoria non abbondava certo di pari peso. Purtroppo chi non vedeva di buon occhio questo match ebbe la conferma fin dal primo round. Pizzo era un soggetto che scagliava colpi isolati, ma erano “mazzate”. Tavernelli fece la sua parte con una bella boxe di sostanza e velocità. Il match divenne subito elettrico, ma in qualche maniera il ko era nell’aria. L’errore del romano, forse per troppa sicurezza, fu di attaccare e accettare lo scambio. Al terzo round pescato pescato al corpo con un gancio sinistro Tavernelli crollò a tappeto, quando si rialzò si vide subito che non era in condizioni dopo due altri conteggi l’arbitro sospese il match. Per Tavernelli, grande promessa, la carriera finì con questa sconfitta. Ma anche Pizzo, dopo altri due match, nello stesso anno appese i guantoni al chiodo. Non era un’epoca buona per la boxe e soprattutto per i professionisti.

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