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Accadde oggi: 13 ottobre 1956 Franco Festucci battuto da Charles Humez
Il 13 ottobre 1956 sul ring del Palazzo dello Sport di Milano Franco Festucci avrebbe potuto coronare il sogno di diventare campione d’Europa. Il peso medio romano era stato per lungo tempo l’antagonista per eccellenza di un fuoriclasse come Tiberio Mitri. Una rivalità che non andò mai oltre qualche battuta di fuoco. I due in pratica pur militando nella stessa categoria seguivano strade diverse con organizzatori diversi. Festucci era stato per lungo tempo protagonista sui ring romani. Il giovane e aitante pugile era cresciuto nella colonia di Quintilio Nobili. Aveva una boxe elegante e un destro micidiale.. Con lui si viveva l’ebbrezza del ko, mentre con Mitri si viveva l’ebbrezza della classe. Ce n’era per tutti i gusti quindi. Ma dopo la prima sconfitta della sua carriera, subita ad opera del tedesco Hans Stretz a Roma, arrivata dopo un’incredibile serie di successi, la maggior parte prima del limite, Festucci si stabilì a Milano alla corte di Duilio Loi. Incredibile che un simile campione non abbia mai avuto o forse voluto avere la possibilità di combattere almeno per il titolo italiano. L’opportunità venne proprio con il suo trasferimento a Milano. All’epoca il campione d’Europa era Charles Humez, colui che tolse il titolo proprio a Tiberio Mitri. Humez era da giovane un minatore e nel 1948 esordì tra i pro riuscendo a diventare in breve tempo campione europeo dei welter. Aveva mani pesanti e la sua boxe acquistava efficacia dalla corta e media distanza. Festucci contro un simile avversario iniziò in maniera prudente, lasciando l’iniziativa al francese. Alla quinta ripresa due ganci sinistri del romano arrivarono a segno e il francese non riuscì a nascondere l’effetto. Nel complesso sembrava che Humez fosse avviato comunque ad una vittoria sicura, ma la prudenza di Festucci era una tattica studiata in attesa che il campione si scoprisse. Cosa che avvenne nella decima ripresa quando il romano arrivò ad un passo dalla soluzione clamorosa con un potente destro che arrivò a segno rintronando il francese che fu un balia dell’avversario. Festucci non seppe approfittare e pur vincendo l’ XI round appariva stanco e con le gambe legnose. Nel round seguente il romano attaccava ancora, ma un gancio sinistro lo scaraventava al tappeto, si rialzava subito, e questo fu un errore, perchè Humez gli fu addosso con una serie e l’arbitro giustamente fermò il match a favore di Humez. Festucci stremato aveva l’occhio sinistro completamente chiuso, anche Humez portava i segni del duro incontro con il sangue che colava copioso dallo zigomo destro.