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Accadde oggi: 14 marzo 1955 Gianbattista Alfonsetti batte Renato Tontini
Il 14 marzo 1955 davanti all’entrata della Cavallerizza c’erano più di 2000 persone che volevano entrare per assistere alla tradizionale riunione di fine settimana. Poco più della metà riuscì a entrare, mentre quelli che erano rimasti fuori non avevano certo gradito di non poter assistere. Quella sera nella location di Via Luisa di Savoia si battevano due beniamini della boxe romana. Da un lato c’era Renato Tontini, il pugile di Anzio che per due volte aveva giocato la carta europea dei mediomassimi, ma in entrambe le occasioni trovò la strada sbarrata da un francese; dall’altro c’era un “romano de Roma”, vale a dire Gianbattista Alfonsetti, atleta robusto che non guardava tanto per il sottile. Il primo era un pugile dotato di tecnica e buona velocità, il secondo puntava essenzialmente sulla forza. Il match per dirla senza giri di parole non assecondò le attese del rumoroso pubblico. I due disputarono 8 riprese non brillanti con continui corpo a corpo. Alfonsetti accelerò l’iniziativa nelle due ultime riprese e ottenne il giusto verdetto. Tontini, idolo di Anzio, quello stesso anno decide di abbandonare l’attività che lo vide primeggiare in Italia per 12 anni. In pratica sarà il predecessore di Giulio Rinaldi. Diverso il discorso su Alfonsetti che ebbe una brillante carriera tra i dilettanti con l’oro ai Mondiali Militari e la partecipazione alle Olimpiadi di Helsinki. Il romano non ebbe mai l’opportunità tra i professionisti di battersi per il titolo prima da mediomassimo e poi da massimo. All’epoca era considerato tra i migliori, ma non ebbe mai sussulti, se non di dare filo da torcere a chiunque senza mai subire sconfitte prima del limite.