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Accadde oggi: 22 marzo 1971 Sandro Lopopolo batte Roger Menetrey
Il 22 marzo 1971 al Palais di Parigi finisce come nessuno si aspettava e il pubblico tutto in piedi urlava il nome di Sandro Lopopolo quando scendeva dal ring dopo aver battuto, per non dire umiliato, Roger Menetrey, idolo francese. Era la seconda volta in quell’anno che Sandro combatteva a Parigi: nella prima aveva pareggiato con Marcel Cerdan jr., il figlio del grande Cerdan. Anche quella volta Sandro aveva vinto, ma il verdetto casalingo poteva definirsi un eufemismo. Quando parliamo di Sandro Lopopolo, parliamo pur sempre di una medaglia d’oro alle Olimpiadi di Roma e di un ex campione del mondo dei superleggeri. I francesi pur stimando molto il milanese erano convinti che Menetrey, tra l’altro un welter, avrebbe fatto un sol boccone del blasonato avversario. Il pugile di casa era dotato di una potenza micidiale, visto che su 43 vittorie ben 39 erano state ottenute prima del limite. Il destro del transalpino era l’arma micidiale, ma grazie all’intelligenza di Sandro quell’arma stavolta rimase “spuntata”, cose che capitano quando devi affrontare un fuoriclasse. Anzi a rischiare il ko nelle ultime due riprese (l’incontro era di 10 riprese) fu proprio il francese. Se nelle prime due riprese c’è stato un predominio di Menetrey a partire dalla terza ripresa è andato in onda lo show di Lopopolo con il sinistro che dettava legge sia con i ganci sia con montanti spesso addirittura doppiati. Menetrey attaccava con ostinazione e Lopopolo al centro del ring lo incrociava implacabile. Alla fine del match lo stesso Menetrey bussò allo spogliatoio di Sandro per complimentarsi. Eppure già all’epoca Lopopolo era considerato in un dignitoso viale del tramonto. Quella sera a Parigi il suo fu il classico canto del cigno visto che l’anno dopo fallirà l’assalto europeo dei superleggeri con Roger Zami e quello europeo dei welter proprio contro Roger Menetrey sempre in Francia.
(alb)