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Accadde Oggi: 18/04/79 Zanon vs Evangelista Titolo europeo Heavyweight
Siamo a Torino e Lorenzo Zanon tenta la conquista del titolo europeo dei pesi massimi detenuto dall’Uruguaiano, residente in Spagna, Alfredo Chamorro Evangelista.
Si trattava di una difesa volontaria voluta dal campione per, a suo dire, vendicarsi di un verdetto bugiardo che aveva premiato l’italiano sul ring di Bilbao due anni prima (4/02/1977). Una campagna denigratoria scatenata da Evangelista che prometteva di mettere ko l’avversario in due o tre riprese e di venire a Torino solo per fare del turismo.
Alla resa dei conti le cose andarono del tutto diversamente. Evangelista si presentava al match con più adipe che muscoli, con una tenuta anche estetica a dire poco di dubbio gusto ed era subito beccato dal pubblico per la sua bruttezza. Per contro Zanon era visibilmente tirato a lucido e ben consapevole delle proprie possibilità.
Il match iniziava con lo spagnolo in attacco con l’aria di voler “spaccare tutto” ma Zanon con la sua limpida scherma e l’agilità nelle gambe riusciva a non farsi mai trovare. Spostamenti al millimetro e rapidi rientri. Un jab sinistro costantemente proteso in avanti e poi via con la staffilata destra in diretto ed in gancio a chiudere l’azione. Peccato che il lombardo non fosse dotato di potenza perché allora il combattimento sarebbe finito in un baleno. Ripresa dopo ripresa Evangelista diventava sempre meno lucido ed era facile per Zanon punzecchiarlo e distanziarlo nel punteggio.
Soprattutto nella seconda parte, a partire dalla settima, ottava ripresa, lo sfidante creava i presupposti di una sua netta affermazione intensificando la sua azione ed infittendo la sua trama di colpi lineari e precisi.
L’unico vero pericolo l’italiano lo ha corso proprio sul finire quando su un ultimo colpo sparato alla cieca Evangelista trovava un varco e lo centrava alla mascella.- Zanon piegava le ginocchia accusando nettamente, ma non vi era più tempo; del resto sarebbe stata una vera beffa perdere nell’ultimo secondo dopo un combattimento condotto in maniera superba.
Al termine il giudice danese Jensen dimostrava di non avere capito nulla del match o di non averlo neppure guardato in quanto dava vincente Evangelista per due punti, l’inglese Darkin dava il successo a Zanon per dieci punti, il francese Horn gratificava l’italiano con sei punti e forse era questo il verdetto più aderente alla realtà. Soddisfattissimo a fine match Umberto Branchini che aveva diretto magistralmente all’angolo il proprio pugile.
Zanon difenderà il suo titolo pareggiando con Righetti e vincendo con Felipe Rodriguez. Tenterà poi la carta mondiale WBC ma verrà fermato al Cesar Palace di Las Vegas da Larry Holmes il 3/2/1980.
(Gabriele Fradeani)