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Accadde oggi: 6 maggio 1989 Francesco Damiani campione del mondo
Il 6 maggio 1989 lo Stadio De Simone di Siracusa “esplode” di gioia perchè Francesco Damiani diventa campione del mondo. Sono passati 56 anni dalla grande impresa di Primo Carnera. Stranamente tra le tante imprese del nostro massimo, questa è stata la meno celebrata. Senz’altro sul momento si, ma non ha avuto all’epoca l’eco mediatico che avrebbe meritato. La gente ricordava più la sua impresa alle Olimpiadi di Los Angeles con la medaglia d’argento, la medaglia d’argento ai mondiali, la Coppa del Mondo disputata a Roma nel 1984. Ma si ricordava soprattutto la sua vittoria sul mitico cubano Teofilo Stevenson. I motivi sono tanti e forse anche perchè la WBO che organizzava questo match era un ente nuovo, mentre gli altri tre avevano in Mike Tyson il dominatore assoluto. Era un’ epoca tutta accentrata sul fenomeno. L’avversario di Damiani era Johnny Du Plooy, un ottimo pugile sudafricano che aveva un buon record con numerose vittorie prima del limite su gente di primo piano. Damiani all’epoca era campione europeo ed era imbattuto dopo 23 incontri. Du Plooy ha un destro pesante che arriva a segno nel round iniziale, ma il nostro è un pugile integro e incassa con disinvoltura. Il secondo round entra nel vivo e qualche scambio fa capire che la soluzione è vicina. Nel terzo Damiani appare intenzionato a rompere gli indugi, un destro e un sinistro sembrano essere sentiti dal sudafricano, che non è tipo che indietreggi. Damiani insiste con il sinistro, poi piazza il destro e conclude con un magistrale gancio sinistro, Du Plooy si affloscia al tappeto svuotato di energie. Un bel ko con un italiano primo campione dei massimi per la neonata WBO, ma soprattutto degno erede di Carnera.
(alb)