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Accadde oggi: 28 maggio 1994 Mercurio Ciaramitaro batte Michele Poddighe
Il 28 maggio 1994 a Ceccano Giulio Spagnoli presentava una riunione che vedeva protagonisti Mercurio Ciaramitaro e Michele Poddighe. In palio c’era il titolo italiano dei mosca, detenuto dal primo. Una sfida non inedita, visto che i due si erano già incontrati varie volte considerando che nelle categorie più piccola ben pochi erano i protagonisti. Il match stavolta aveva un epilogo per ferita, decretato dall’arbitro all’ 8° round. La causa della ferita al sopracciglio sinistro di Poddighe era dovuta ad una gomitata giudicata involontaria. Ciaramitaro era un pugile che faceva leva sulla sua vigoria con un fisico d’acciaio, non era certo un gioiello di tecnica, ma la sua azione era logorante, infiorettata da qualche scorrettezza. Michele Poddighe era il suo opposto, non solo fisicamente. Il sardo aveva un’altezza e un allungo fuori del comune. Ciaramitaro partiva subito all’assalto e un suo sinistro al volto veniva smaltito con una certa difficoltà. Logicamente Poddighe utilizzava il suo diretto sinistro a ripetizione. Quando gli scambi si avevano a distanza ravvicinata il favorito era il campione, ma quando la distanza si allungava la situazione si capovolgeva a favore del sardo. Nel VI e VII round Poddighe sembra prendere le misure del suo avversario, che appare leggermente affaticato, ma sempre indomabile anche se alcuni suoi atteggiamenti provocatori indispettiscono il pubblico. All’ VIII round la soluzione per ferita tra i fischi. Ciaramitaro, una sorta di Marciano in miniatura, continuerà con successo la carriera per altri 10 anni, conquistando e conservando il tricolore dei mosca e dei gallo. Ma il piccolo siciliano avrà anche la soddisfazione di uno dei primi titoli dell’Unione Europea e la conquista di un mondiale per la WBU. Tutto sommato un’ottima carriera nel segno di un carattere irriducibile.
(alb)