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Accadde Oggi: 10/08/1966 – Arcari perde per ferita con Consolati
di Gabriele Fradeani
Siamo a Senigallia dove l’anconetano Massimo Consolati e Bruno Arcari si disputano il titolo italiano dei superleggeri allora vacante. Alla vigilia di questo match nessuno avrebbe rischiato un centesimo per la vittoria di Consolati ed anche i suoi fans più agguerriti, e nelle Marche erano in parecchi, si aspettavano una prova dignitosa dal loro pupillo ma niente più. In effetti sul ring, fin dalle prime battute, Arcari imponeva la sua indubbia migliore classe su un avversario indubbiamente volenteroso e mai domo che lo obbligava a dare il meglio di se. Alla quinta ripresa il fattaccio: su uno scambio a media distanza il gancio destro di Consolati raggiunge il sopracciglio sinistro di Arcari che si spacca. Un colpo pulito che non genera alcuna perplessità sulla sua regolarità ed il match va avanti ma da subito appare segnato perché la ferita si presenta drammaticamente ampia. La battaglia a quel punto si fa ancora più dura con l’anconetano che ora ha una chance e Arcari che tenta di chiudere. Match incandescente che accontenta il pubblico ed infiamma i fans marchigiani che vedono la possibilità di fregiarsi del titolo nazionale.
Si giunge fino alla nona ripresa con scambi continui fino a quando l’arbitro Talarico, allarmato dalle condizioni del sopracciglio del genovese, era costretto a chiedere l’intervento del medico che scuoteva la testa e si rifiutava di avallare il proseguimento di un combattimento che era diventato pericoloso per l’integrità di Arcari.
Stop e vittoria di Massimo Consolati che potrà sempre vantarsi di avere battuto, unitamente a Colella ed allo stesso modo, l’astro nascente Bruno Arcari che, nel prosieguo della carriera, non perderà mai più e diventerà il campionissimo che conosciamo.
Massimo Consolati dal canto suo si dimostrerà un pugile in grado di battersi con tutti e di dare sempre un grosso spettacolo. Incontrerà nella sua carriera tutti i migliori, italiani e non, fra cui oltre ad Arcari, Lopopolo, Vargellini, Fanali, Armstead, Albornoz, Menetrey, Tiberia, Carrasco, Roque, Orsolic. Incontrerà ancora Arcari a Genova il 7/12/66 e perderà per squalifica. Riportiamo le sue parole di allora perché testimoniano della sua correttezza. “Non ho colpito fallosamente Bruno – ci disse – ma hanno fatto bene in un certo senso a dargli la vittoria. Io sono un buon pugile ma lui è un campione. E’ giusto che prenda il volo: diventerà uno dei migliori se non il migliore del mondo nella sua categoria”. Mai previsione fu più azzeccata.