Accadde oggi: 23 novembre 1930 Mario Bosisio batte Marcel Thil

Il 23 novembre 1930  al Palasport di Milano Mario Bosisio conquista l’europeo dei medi. Non era iniziato bene il 1930 per lui. I suoi tifosi milanesi non gli perdonarono la dura sconfitta subita ad opera di Vittorio Venturi. Si cominciò a parlare anche di parabola discendente, ma “il biondino” smentì tutti con una bella serie di vittorie culminanti con la conquista del titolo italiano dei medi contro il suo rivale per antonomasia Leone Jacovacci. Il milanese con la conquista del  titolo Nazionale riprese subito quota e venne scelto dall’EBU per affrontare Marcel Thil, che era in pratica il detentore destituito per non aver difeso il titolo europeo entro i termini prestabiliti. L’incontro era sulle 15 riprese e il francese risultava coma grande favorito. La classe non è acqua soprattutto quando un personaggio come Bosisio decide di allenarsi seriamente senza nulla tralasciare. Lo si vide fin dalle prime battute che il milanese era in giornata di grazia, quindi imbattibile. Marcel Thil pugile grezzo ma tremendamente efficace fece la figura del “novizio”. Il destro micidiale del francese sembrava parcheggiato in “garage”. Bosisio era imprendibile, una sorta di giocoliere che faceva ammattire il suo avversario. I round passavano. Se Bosisio era bravo a evitare il destro di Thil, non lo era altrettanto quest’ultimo costretto a incassare con una certa sofferenza i destri veloci e precisi del milanese. Thil era una sorta di armadio e al nono round avvenne un “impatto” tremendo tra il destro di Bosisio e il corpo dell’avversario. Ad avere la peggio fu la mano del milanese che si slogò con una fitta dolorosa. Il grande campione si vede nelle difficoltà. Bosisio nascose l’infortunio ostentando una grande sicurezza che ipnotizzò l’avversario, che non si accorse di nulla, anzi passando di round in round ebbe addirittura l’impressione che il nostro pugile non volesse forzare, facendo semplice accademia per non umiliarlo. Nell’ultima ripresa Thil tentò di sovvertire la situazione con un furioso attacco, bloccato con abilità e con spostamenti laterali. Il gong finale fu accolto con entusiasmo dal pubblico e un sospiro di sollievo da Bosisio e dal suo angolo. Una vittoria eccezionale. Un sacrificio, che però il milanese non accettava più. Una difesa vittoriosa contro l’astro nascente Enzo Fiermonte e poco dopo le battute d’arresto con lo stesso Fiermonte e Steinbach gli fecero capire che era giunta l’ora di appendere i guantoni al chiodo. Per Marcel Thil avvenne il contrario visto che due anni dopo conquisterà a Parigi il mondiale dei medi battendo Gorilla Jones.   

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