- Il prossimo 8 giugno a Monza Hermi vs Radulovic per l'IBO Mediterraneo dei Medi
- Il prossimo 3 maggio a Palermo Casamonica vs Picardi per il Titolo Italiano Superleggeri
- Conclusi a Belgrado gli Europei Elite M/F 2024 - 3 bronzi per l'Italia Boxing Team
- Titolo Italiano Pesi SuperMedi: il 4 maggio a Genova Luca di Loreto vs Ervis lala
- Europei Elite M e F Belgrado 2024: Oggi 27/4 le finali Femminili con il bronzo per la 48 Kg Marchese. Domani 28/4 Medaglie Bronzee anche per Salvati 75 Kg e Vincenzo Lizzi 86 Kg
Accadde oggi: 6 febbraio 1954 Duilio Loi diventa campione d’Europa
Il 6 febbraio 1954 il Palasport di Milano aveva fatto il tutto esaurito nonostante fuori la neve non dava tregua. C’era grande attesa perché in palio c’era il titolo europeo dei leggeri. Il detentore Jorgen Johansen doveva respingere l’assalto di Duilio Loi, beniamino del pubblico milanese e soprattutto allora grande speranza. I due per la verità si erano già incontrati due anni prima in Danimarca e in quell’occasione un Loi confusionario si fece battere dal campione. Il triestino dopo quel match recuperava abbondantemente il terreno per ritrovarsi di fronte il danese, avendo battuto tra l’altro due volte prima del limite Ernesto Formenti, medaglia d’oro alle Olimpiadi di Londra, e il belga Jo Janssens. Loi stavolta si allenò alla perfezione e dopo alcune riprese di studio alla quarta cominciò a macinare colpi su colpi ad un ritmo vertiginoso. Johansen, considerato nella parabola discendente, era pur sempre un avversario difficile e spigoloso, ma quella sera ricevette una vera e propria punizione, battuto sotto ogni profilo. Loi non gli lasciò, sebbene fosse abbondantemente in vantaggio, la soddisfazione di vincere l’ultimo round, parliamo del 15mo. Fu un trionfo. Duilio ereditò quella corona, che appartenne a gente del calibro di Locatelli, Venturi e da ultimo il romano Roberto Proietti. Da quel giornò iniziò la cavalcata di uno dei nostri più grandi campioni, che dominò in Europa in lungo e in largo tra i leggeri e i welter, fino a diventare campione del mondo dei superleggeri con un record, si può tranquillamente dire, ineguagliabile con 115 vittorie, 3 sconfitte, tutte vendicate, e 8 pari.
(alb)