Accadde oggi: 11 febbraio 1982 Patrizio Oliva batte Bruno Simili

L’ 11 febbraio 1982 a Napoli dentro il Palasport, 2000 spettatori circa, Patrizio Oliva difendeva per la seconda volta il titolo nazionale dei superleggeri. Il suo avversario era il pisano Bruno Simili, ottima carriera da dilettante, pugile con buone basi tecniche, e a questo si aggiunga uno spirito indomabile, per cui il match non  si presentava certo facile, tenendo conto che i due erano saliti sul ring da imbattuti, Oliva (+ 17) e Simili (+ 16, =3). Le prime due riprese condotte a tutta birra da Oliva lasciavano presagire come prossima la fine di Simili. Ma dalla terza ripresa il match cambiava volto, Simili faceva fede al suo record da imbattuto e addirittura cercava di prendere l’iniziativa. Nel 5° round l’occhio destro del campione presenta un ematoma da non trascurare. Dalla quinta alla settima ripresa Simili risponde per le rime, riuscendo a mettere anche qualche destro pericoloso. Ma Oliva è pur sempre un fuoriclasse, come testimonia l’oro alle Olimpiadi di Mosca. Il napoletano capisce che è meglio non arrivare all’ultima ripresa. Dopo aver frenato con il sinistro l’aggressività dello sfidante, nell’VIII round Oliva andava a segno prima con il diretto destro e poi con il gancio sinistro, colpi che il pisano accusava. L’arbitro Barrovecchio a quel punto sospendeva il match. Una decisione che l’angolo di Simili non approvava, perchè sarebbe stato forse più giusto un conteggio prima di interrompere il match. Oltre alle scontate ovazioni per Oliva sono arrivati anche gli applausi per Simili, che si era dimostrato l’avversario più difficile incontrato fino a quel momento.

La riunione, perfettamente organizzata da Elio Cotena, aveva visto il vittorioso esordio di Salvatore Bottiglieri.

(alb)

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