Accadde oggi: 27/06/1966 BETTINI VS TRUPPI

Il match si è disputato a Modena. La vittoria è andata all’italo francese Fabio Bettini ma le cronache, ed anche la allora nostra presenza, dicono che il verdetto non è stato equo e che Tommaso Truppi non meritava la sconfitta. Piuttosto sfortunato il pugile di Modena che veniva da due insuccessi immeritati: contro Luciano Lugli a Rimini, verdetto visto solo dagli arbitri, e contro Dramane Ouedrago perché costretto a boxare per sette riprese con un grave malanno alla spalla che lo ha menomato. Ci si attendeva un suo ritorno alla vittoria davanti al pubblico di casa ma così non è stato.
A parte il verdetto il match ha avuto acuti estremamente spettacolari ed è stato seguito dal pubblico, accorso in buon numero, con interesse e applausi. Da una parte Bettini ha messo in mostra una boxe più fantasiosa fatta per linee interne, molto mobile sul tronco e con un bel gioco di gambe. Da parte di Truppi una boxe maggiormente aggressiva con una buona coordinazione ed ottima scelta di tempo. Gli ingredienti per un combattimento godibilissimo c’erano tutti. Dall’inizio e fino alla quinta ripresa il pugile di Modena ha fatto il match accorciando le distanze e giungendo sovente a segno con i suoi colpi angolati. Nell’ultima parte è stato un crescendo di Bettini che ha dominato con i suoi colpi diritti riuscendo a vanificare gli attacchi di Truppi. Alla fine, a nostro avviso, erano rimasti un paio di punti a favore di Truppi ma con sconcerto del pubblico il verdetto era dato a Bettini.
Scoppiò il caos, bottigliette lanciate sul ring ed uno spettatore ferito, poi l’intervento della Forza Pubblica ha evitato maggiori guai soprattutto all’arbitro, sig. Palmieri, che peraltro è stato malmenato da un paio di spettatori.
Sconcerto anche del manager di Truppi, Libero Cecchi, che per l’occasione fungeva anche da organizzatore e che ha visto vanificare il suo tentativo di riportare alla vittoria il proprio amministrato.
Nel prosieguo Truppi tenterà la carta del titolo italiano dei middleweight ma gli verrà negata da Carlo Duran così come in passato gli fu negata per due volte da Nino Benvenuti.

(Gabriele Fradeani)  

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