- Conclusi a Belgrado gli Europei Elite M/F 2024 - 3 bronzi per l'Italia Boxing Team
- Titolo Italiano Pesi SuperMedi: il 4 maggio a Genova Luca di Loreto vs Ervis lala
- Europei Elite M e F Belgrado 2024: Oggi 27/4 le finali Femminili con il bronzo per la 48 Kg Marchese. Domani 28/4 Medaglie Bronzee anche per Salvati 75 Kg e Vincenzo Lizzi 86 Kg
- Il prossimo 8 giugno a Monza Aounia vs Rossetti per il titolo Italiano Welter
- GIACOMA CORDIO NUOVA CAMPIONESSA ITALIANA DEI MOSCA
Accadde oggi: 7 giugno 1963 Franco De Piccoli battuto da Joe Bygraves
Il 7 giugno 1963 il pubblico romano, presente alla riunione organizzata al Palazzone dell’EUR dalla ITOS, nel vedere Franco De Piccoli, il trionfatore delle Olimpiadi di Roma nella categoria dei massimi, crollare pesantemente al tappeto per un corto gancio sinistro scagliato dal giamaicano Joe Bygraves alla quinta ripresa fu uno shock. Un ko impressionante, che tenne tutti con il fiato sospeso, ma che aleggiava fin dalle prime battute del match quando quel gancio sinistro assumeva i contorni di una “spada di Damocle”. Al II round il mestrino poggiava un ginocchio a terra, poco dopo altro conteggio con le spalle alle corde fino ad arrivare alla drammatica conclusione della quinta ripresa. Il pubblico presente capì in diretta che il sogno iniziato alle Olimpiadi di Roma aveva avuto breve durata. Era quasi una normale prassi che l’oro dei massimi diventasse campione del mondo tra i professionisti. De Piccoli aveva tutto per confermare la regola, ma non fu così nonostante avesse tutte le qualità necessarie a cominciare dalla potenza. In precedenza sempre a Roma il mestrino aveva subito la prima sconfitta e per ko dall’americano Wayne Bethea. Il giamaicano era considerato un ostacolo abbordabile, per l’età e la lunga carriera che lo ha visto anche campione del Commonwealtrh. Col senno del poi forse dopo il ko con Bethea bisognava aspettare un po’ di tempo in più prima di risalire sul ring. Nessuno poteva prevedere questa fragilità del mento, oltrettutto subire un ko o andare al tappeto nella categoria dei colossi ci poteva pure stare. Ma non fu così perché qualche segnale, per esempio con gli americani Sawyer e Butler, si era avuto in precedenza sia pure cancellato con i successi prima del limite. La carriera di De Piccoli non finirà in quella notte calda di giugno a Roma, ma continuerà dignitosamente ancora per un paio d’anni.