Accadde oggi: 27 luglio 1962 Mario Sitri batte Renato Galli

Il 27 luglio 1962 grande riunione al Foro Italico di Roma con qualche imprevisto per non usare la parola sorpresa. L’allora promettente Sandro Mazzinghi perse la propria imbattibilità facendosi superare dall’esperto Paolo Melis; anche Mario Vecchiatto rischiò di andare a gambe all’aria di fronte alla micidiale potenza di Giuseppe Baiata, un trapanese residente nel Marocco e se la cavò con un pari sofferto. A sistemare le giuste distanze, sfatando il detto che non c’è due senza tre, ci pensò Mario Sitri contro Renato Galli, il piccolo materassaio di Milano. Sitri, uno dei tanti campioni sfornati dalla città di Livorno, aveva da difendere nella serata romana la credibilità di una carriera dilettantistica  di prim’ordine che lo portò a disputare le Olimpiadi del 1956 e nei professionisti la sua invidiabile posizione di classifica tra i piuma subito dopo il campione Nobile e Mastellaro. Il pubblico romano aveva già avuto modo di conoscere la pericolosità del milanese vincitore per due volte di Enzo Giannandrea, pupillo del commendator Ballarati. Il milanese era un rullo compressore e Sitri contro di lui  prese dal suo dizionario  la voce esperienza e intelligenza non facendo boxare l’avversario. Alla fine delle 8 riprese il verdetto era assegnato al livornese, apparso solido con l’abilità di bloccare le iniziative di Galli per poi svolgere i suoi temi offensivi dalla corta distanza, il suo regno.

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