- Titolo Italiano Pesi SuperMedi: il 4 maggio a Genova Luca di Loreto vs Ervis lala
- Europei Elite M e F Belgrado 2024: Oggi 27/4 le finali Femminili con il bronzo per la 48 Kg Marchese. Domani 28/4 Medaglie Bronzee anche per Salvati 75 Kg e Vincenzo Lizzi 86 Kg
- Il prossimo 8 giugno a Monza Aounia vs Rossetti per il titolo Italiano Welter
- GIACOMA CORDIO NUOVA CAMPIONESSA ITALIANA DEI MOSCA
- TUTTO PRONTO A MARSALA PER IL Titolo Italiano FEMMINILE Pesi Mosca CORDIO VS DEPERSIO
Accadde oggi: 7 ottobre 1982 Gennaro Mauriello batte Nicola Cirelli
Il 7 ottobre 1982 ad Agerola Gennaro Mauriello era chiamato ad una difficile difesa del titolo italiano dei mediomassimi. Lo sfidante era quel Nicola Cirelli, dominatore dei medi e strenuo avversario di Tony Sibson per l’ europeo. Il pugile romano dopo la sconfitta subita in Inghilterra decideva di passare nella categoria superiore. Il pronostico non era facile da decifrare: la resistenza e l’aggressività del campione o la potenza dello sfidante. Il match in pratica diede ragione agli esperti, ma il pugile di Mugnano fece saltare la logica che nei primi tre round dava ragione a Cirelli, che aveva messo in luce la sua potenza. Il campione attaccava con furore, ma si esponeva ai colpi isolati e micidiali del romano. Al primo round Mauriello barcollava, nel secondo pur tenendo testa all’avversario doveva incassare il destro micidiale. Nel terzo il pubblico entusiasta applaude i due guerrieri, ma sono in pochi a scommettere sul campione. Il quarto tempo inizia sulla falsariga dei primi round, Cirelli parte forte ma il finale a sorpresa è del pugile campano, che con la sua boxe caotica riesce ugualmente a colpire pesantemente il romano, che comincia a dare segni di stanchezza e appare in balia del campione. Cirelli durante l’intervallo presenta una brutta ferita al sopracciglio e al suono del gong viene fermato dal medico vista l’entità. Mauriello perderà e riconquisterà il titolo a più riprese, riuscirà addirittura a conquistare il titolo dei massimi leggeri che riperderà subito ad opera di Antonio Manfredini nella rivincita.